27 Marzo 2017, 18:57
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PALERMO – Bruno Henrique ha già deciso: vestirà la maglia del Palermo anche nella prossima stagione. In un’intervista al Corriere dello Sport è lo stesso regista brasiliano ad annunciarlo: “Che il Palermo si dovesse salvarsi o che dovesse retrocedere io comunque resto”. Ma tanto il centrocampista rosanero è certo: “Restiamo in Serie A”. Bruno Henrique si sente ringiovanito e per il momento non intende pensare al futuro: “Il mio contratto scade nel 2020, non penso di tornare in Brasile, anche se nel nostro mestiere tutto è in evoluzione. Mi sembra di avere diciotto anni, sono solo a metà della mia carriera – ha detto l’ex Corinthians –. E’ ancora presto per capire cosa fare da grande. Allenatore? Imprenditore? Per adesso non ci penso. Voglio giocare a calcio e aiutare la mia famiglia. Ho fatto investimenti, comprato casa, cerco di assicurarmi l’avvenire. In Brasile il mondo finanziario è complicato, ho un’equipe che mi aiuta a gestire i guadagni. Guardo e imparo, poi deciderò”.
Il 27enne rosanero poi spende parole d’elogio nei confronti del tecnico Diego Lopez e del compagno di squadra Ilija Nestorovski: “E’ uno che senti per l’intera settimana. Lavora molto sulla fase difensiva e in generale sul piano tattico, e tocchi con mano la sua fiducia. Lopez vuole anche il gol – ha detto Henrique –. A quando il primo? Contro il Cagliari. Ho fretta, il campionato sta per finire (ride, ndr). Nestorovski mi piace, è da mettere allo stesso livello di Belotti o Immobile, sia pure con altre caratteristiche. E’ destinato ad una big”.
“Palermo è meravigliosa. Una bella casa, la piscina, il mare a due passi – prosegue Bruno Henrique nella lunga intervista –. I nostri amici sono Cionek e due ragazzi palermitani, Claudio e Gianpaolo, che ci fanno conoscere ristoranti, posti intriganti, qualche pub e ci aiutano giornalmente. E’ come avere altri parenti. Quando siamo liberi, io e Bhel (la moglie, ndr) giriamo nei dintorni. Ieri, con Douglas (il fratello di Bruno Henrique, ndr) siamo passati da Santa Rosalia. Siamo devoti alla Madonna. Ognuno di noi ha chiesto qualcosa”.
Ma come spesso accade per i giocatori brasiliani, anche il centrocampista rosanero, avverte la classica “saudade”, la nostalgia della terra natia: “Un poco, fa parte del nostro animo. Mi mancano tante cose soprattutto la famiglia – ha aggiunto –. Per fortuna è venuto per un paio di giorni mio fratello Douglas, un secondo padre. Mi accompagnava a scuola in bici, ho giocato e sono andato in ritiro con lui”. E su Baccaglini conclude: “Ha tanta energia, è molto presente. Dice che possiamo farcela. Sta lavorando intensamente ed è un bene per noi. Chiaro che nello spogliatoio ci si chieda come evolverà la situazione”.
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27 Marzo 2017, 18:57