La scomparsa e due anni di silenzio| “Ditemi che fine ha fatto Giusy”

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18 Novembre 2018, 06:30

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PALERMO – Da quel 13 novembre sono ormai trascorsi due anni. Era il 2016 quando si sono perse le tracce di Giusy Ventimiglia, la donna di 36 anni che abitava a Bagheria. Un lungo calvario senza risposte per il fratello Salvo, che ancora oggi non sa che fine abbia fatto la donna e punta il dito contro chi sa, ma secondo lui non parla.

“Troppa omertà da chi conosceva ed ha avuto contatti con mia sorella – dice -. Da due anni stanno tutti in silenzio, nessuno mi ha aiutato. Cosa è successo dal giorno della sua scomparsa? Niente. Io non vedo l’ora di mettere le mani su tutta la documentazione che riguarda il caso e chiedo a coloro che sono coinvolti, anche indirettamente a questa vicenda di avere coraggio. Di trovare la forza per parlare e darci la possibilità di capire cosa le è davvero successo”.

Il giorno della scomparsa, Giusy è uscita di casa intorno alle 7,30. Dopo la separazione dal marito, viveva con il padre e il figlio, allora ancora diciassettenne. Aveva detto che sarebbe andata a prendere un caffè. Poi il silenzio più assoluto e la denuncia dei familiari ai carabinieri che hanno avviato le ricerche. La zona in cui la donna è stata vista per l’ultima volta e il territorio circostante sono stati battuti palmo palmo, i video delle telecamere sono stati analizzati minuziosamente e, attualmente, le indagini coordinate dalla Procura di Termini Imerese sono ancora in corso e più volte, tramite la trasmissione di Raitre, ‘Chi l’ha visto?’, sono stati lanciati appelli.

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Salvo Ventimiglia, anche con un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, continua a rivolgersi a chi può fornire elementi utili alle indagini: “Parlate, parlate prima che sia troppo tardi. E’ terribile quando scompare un proprio caro, in questo caso la propria sorella e ciò non importa a nessuno. Quello che mi auguro è che possa saltare fuori la verità, mi auguro che alla scadenza dei termini non mi venga detto che il caso viene archiviato perché non c’è più nulla su cui lavorare”.

Secondo il fratello di Giusy, una delle persone che avrebbe potuto rivelare dettagli importanti sulla vicenda sarebbe stata un’amica della sorella, Floriana, morta per cause naturali un anno fa. “Ha portato con sé nella tomba tutto ciò che sapeva – dice – per questo è necessario che altra gente abbia il coraggio di raccontare quello che è successo. Ho i numeri di telefono di coloro che sono entrati in contatto con Giusy, ma sono certo che ci hanno già pensato le forze dell’ordine. Vorrei sapere cosa hanno dichiarato, cosa si dicevano durante quelle telefonate. Abbiate il coraggio. Io sono troppo arrabbiato e disperato, devo andare fino in fondo. Voglio sapere che fine ha fatto mia sorella Giusy, lo voglio sapere. E se le indagini dovessero essere chiuse, ci opporremo con tutte le nostre forze”.

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18 Novembre 2018, 06:30

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