PALERMO – Due incontri rinviati, ma le idee restano chiare. Maurizio Zamparini sa già cosa proporre a Gianni Di Marzio e Davide Ballardini per iniziare il prima possibile la programmazione della nuova stagione, pur avendo dovuto posticipare i colloqui con i diretti interessati per altri impegni. La certezza è già stata espressa da tempo: si riparte da loro due, almeno nelle volontà del presidente. I due artefici della salvezza del Palermo restano due punti cardine del progetto di Zamparini per il 2016/17, forte di un rapporto di stima reciproca col suo consulente e di un contratto fino a giugno 2017 col tecnico. Elementi che, da soli, potrebbero non bastare. Da un lato c’è infatti la necessità di valutare la nuova proposta da parte di Di Marzio, mentre Ballardini vorrebbe evitare di rivivere una stagione nel panico come quella chiusa una settimana fa.
Aggiungere il Palermo alla lista di consulenze per il mercato, oltre alle già presenti Tromsø e Queens Park Rangers, potrebbe non facilitare il lavoro di Di Marzio. Zamparini, però, non ha intenzione di “relegarlo” a semplice consulente, come avvenuto negli scorsi mesi, a mercato ampiamente chiuso. Nel Palermo manca una figura dirigenziale di raccordo tra squadra e società, ruolo che nel suo breve periodo palermitano è stato ricoperto proprio da Di Marzio, pur essendo ufficialmente un “consulente personale” del patron friulano. Un direttore sportivo in pectore, che potrebbe vedere ufficializzata la propria posizione nelle prossime settimane, se con Zamparini dovesse arrivare un accordo. In caso di fumata nera, amici come prima e caccia ad un d.s. a cui affidare le chiavi del mercato, per non ripetere gli errori dello scorso anno. Corvino e Salerno restano i principali profili da monitorare.
Capitolo Ballardini: contratto in scadenza tra un anno, ritorno trionfale e dissidi con lo spogliatoio del tutto cancellati. Come se non bastasse, tutti i “litiganti” della passata stagione (con i quali è stata comunque sancita la pace) non vestiranno più la maglia rosanero. Rigoni e Daprelà ceduti a gennaio, Sorrentino ha annunciato l’addio e Maresca è in procinto di salutare tutti, senza contratto. Se a questi si aggiungono il sicuro partente Vazquez e altri giocatori cedibili come Lazaar e Quaison, è lecito aspettarsi garanzie. Quelle che Ballardini chiede, senza avanzare particolari pretese. Un organico all’altezza della Serie A, che possa salvarsi senza grossi patemi e col quale poter riproporre la propria idea di calcio. Perché col 3-4-1-2 ha mantenuto il Palermo in massima serie, ma se si deve partire da zero è col 4-3-1-2 che il tecnico ravennate preferirebbe lavorare.
Tutti dubbi, se così si possono definire, che verranno risolti nella prossima settimana. Zamparini incontrerà Di Marzio per confermargli la fiducia e per chiedergli di gestire insieme a lui e ai suoi “consiglieri” il mercato estivo. Poi con Ballardini sarà un colloquio semplice: c’è un contratto, c’è la volontà di colmare le lacune venutesi a creare dopo gli addii dei big e, salvo clamorosi dietrofront, si proseguirà insieme in un cammino ricominciato pochi mesi fa. Nel frattempo, tiene ancora banco il futuro societario. Ad oggi solo voci e incontri preliminari, ma c’è anche chi sta analizzando con attenzione la situazione del Palermo in attesa di mettersi in contatto con Zamparini. Un intermediario asiatico, per conto di una influente cordata orientale, ha ottenuto le necessarie informazioni sul club di viale del Fante e su altri club europei (francesi e tedeschi). I rosa sono in lista, vedremo se arriverà la chiamata a Zamparini per dare il via ad una trattativa.