PALERMO – L’ipotesi prende sempre più quota. E a rilanciarla è una conferenza stampa convocata per martedì: ufficialmente Rosario Crocetta e Franco Battiato saranno insieme a Catania per parlare di cultura nella città etnea, ma i “si dice” dei corridoi della politica danno l’accordo per ufficiale o quasi. Franco Battiato si preparerebbe a entrare nella giunta regionale di Crocetta: a dare per “quasi definitivo” l’accordo con il cantautore, sono fonti della stessa maggioranza, secondo le quali l’autore di “Centro di gravità permanente” andrebbe a riempire la casella dei Beni culturali nella nuova giunta. Ambienti vicini all’artista catanese, d’altro canto, non confermano né smentiscono i colloqui col governatore e precisano che Battiato non ha ancora accettato, ma valuterà l’ipotesi.
Più difficile il resto della partita. Ferma la casella della Sanità, che andrebbe a Lucia Borsellino, resta da ricomporre il puzzle Pd: il partito del presidente della Regione dovrebbe esprimere direttamente tre o quattro assessori e uno dei nomi che circolano con insistenza è quello di Antonello Cracolici. L’ex capogruppo democrat sarebbe in ballottaggio con Giuseppe Lumia: in giunta potrà entrare solo uno dei due, e se gli uomini più vicini a Crocetta dicono che il neo-presidente si fida ciecamente del politico di Termini Imerese (che avrebbe anche bisogno di un paracadute in vista delle prossime Politiche, quando le regole del suo partito gli impediscono di ricandidarsi al Parlamento nazionale), al momento il più quotato è comunque Cracolici. Con loro dovrebbero essere della partita Luigi Cocilovo e forse Mariella Maggio. Meno probabile, invece, l’ingresso in giunta di Mirello Crisafulli.
Nell’Udc invece i nomi ricorrenti sono due. Il primo, dato quasi per certo, è quello di Giovanni Ardizzone, con una possibile seconda opzione per Lino Leanza. Quest’ultimo invece sembra essere tagliato fuori dalla corsa per la presidenza dell’Ars: il suo ex partito, l’Mpa, sarebbe particolarmente ostile a un incarico di questo prestigio. La poltrona che fino a oggi è di Francesco Cascio, però, probabilmente andrà comunque a un centrista: nella maggioranza l’idea di affidare lo scranno più alto di Sala d’Ercole all’opposizione, al di là delle dichiarazioni di facciata, è vista come fumo negli occhi. “Il presidente detta i tempi – dicono a microfoni spenti alcuni esponenti della coalizione che sostiene Crocetta – Non avere la maggioranza e neanche il presidente è un suicidio”. Se questa linea, al momento maggioritaria, passasse, è improbabile che i democrat riescano a piazzare un proprio uomo sia alla guida della Regione che a quella del Parlamento. Scartata quindi l’opzione, pure ricorrente nelle chiacchierate con i politici, di una presidenza Cracolici, si lavora su altre ipotesi.
L’ultimo capitolo riguarda i tecnici. Il nome, ricorrente fino a ieri sera, di Mariella Fedele, moglie del procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, ha perso consistenza nelle prime ore del weekend, mentre si fa sempre più ricorrente quello di Alfredo Galasso. Fra i nomi circolati in queste ore, secondo l’Ansa, anche quello dell’ex procuratore di Palermo Gian Carlo Caselli. In parte tecnico e in parte politico, infine, è il neo-deputato Antonio Malafarina: candidato nella lista di Crocetta e vicinissimo al neo-presidente, l’ex vicequestore potrebbe entrare in giunta a rappresentare il suo movimento. Meno probabile, invece, che del governo faccia parte Nello Dipasquale.
Il cantautore starebbe per accettare un incarico ai Beni culturali: martedì conferenza stampa a Catania con Crocetta. Probabile un assessorato per Cracolici, Ardizzone e Galasso. Torna in campo l'ipotesi di un centrista alla presidenza dell'Ars.
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