Bds, il futuro si saprà tra un mese

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16 Marzo 2010, 16:36

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Avrebbe dovuto essere il giorno della verità, ma si è risolto con un rinvio di un mese. Per conoscere qualche dettaglio in più sul futuro del Banco di Sicilia bisognerà quindi aspettare il prossimo 13 aprile, giorno in cui è stato convocato in seduta straordinaria il consiglio di amministrazione di Unicredit. Sul tavolo, il progetto Banca Unica, ossia una nuova configurazione della holding di Piazza Cordusio che prevede l’incorporazione delle banche controllate, la segmentazione in quattro aree di business e la semplificazione del modello S3. Progetto che dovrebbe diventare esecutivo a valere sul bilancio 2010 e che oggi ha comunque incassato il parere favorevole del Comitato Permanente Strategico di Unicredit. “L’accordo c’è”, dicono fonti interne. Un passaggio per nulla scontato visti i dubbi (che i maligni definiscono “ad orologeria”) sollevati a sorpresa proprio ieri, dopo mesi di discussione e proficua collaborazione tra dirigenza e azionisti, dai consiglieri espressi dalle Fondazioni bancarie (Cariverona, Crt, Carimonte). Dubbi che lasciano pensare a lavori ancora in corso sull’inevitabile taglio di poltrone e sul conseguente riposizionamento di dirigenti che, da novembre, vedranno scomparire i propri uffici. Il progetto prevede infatti l’accorpamento delle cinque controllate (Banco di Sicilia, Unicredit Banca di Roma, Unicredit Banca, Unicredit private banking e Unicredit corporate banking) che oggi sono società autonome, con propri organi deliberanti, e domani saranno i rami di tre sole divisioni – corporate, private, retail – che faranno capo a strutture centrali semplificate e specializzate. Spariranno quindi i consigli di amministrazione, mentre resta aperto il nodo sui marchi.
Una volta ultimate le fusioni, Unicredit sarà riorganizzata in 7 macro-aree regionali: “Sicilia” (Palermo), “Lombardia”, “Nord-Ovest” (con sede a Torino), “Nord-Est” (Verona), “Centro Italia” (Bologna), “Roma e Lazio”, “Sud Italia” (Napoli). L’iter verso la banca unica dovrebbe concludersi il primo novembre del 2010, in coincidenza con la scadenza dei patti parasociali che Unicredit ha ereditato quando acquisì Capitalia e il Banco di Sicilia.

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16 Marzo 2010, 16:36

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