Cronaca

Bellolampo, tutti trasferiti|Orlando: “Cacciammo Ecoambiente”

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07 Agosto 2020, 12:32

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PALERMO – Una conferenza stampa sugli arresti a Bellolampo per annunciare il trasferimento di tutti i dipendenti Rap attualmente in forza all’impianto e per gridare con forza che l’indagine della procura di palermo “potrebbe anche essere nata” dall’esposto presentato nel 2019 dal presidente della Partecipata Giuseppe Norata su alcuni episodi “che sembravano assurdi” e che si erano verificati attorno alla struttura. Nel giorno dell’arresto di Vincenzo Bonanno, 62enne funzionario della Rap arrestato dalla Dia mentre riceveva una busta con denaro contante, Leoluca Orlando va all’attacco contro “la presenza dei privati” nel settore dei rifiuti.

Dopo gli arresti, intanto, la società partecipata del Comune che si occupa del ciclo dei rifiuti ha avviato la procedura di commissariamento interno della discarica, stata affidata a due dirigenti interni dell’azienda: Antonino Putrone, responsabile dell’area Tecnica), che sarà coadiuvato dall’avvocato Maria Concetta Codiglione, responsabile Affari legali dell’Anticorruzione in Rap. Su Bonanno, invece, parla il direttore Generale Roberto Li Causi: “Appena avremo i documenti che riguardano l’indagine attiveremo i percorsi di licenziamento e saremo parte civile in un eventuale processo”.

Orlando annuncia: “A Bellolampo trasferiremo tutti: non resterà un solo dipendente di quelli che al momento lavorano in quell’impianto. Cambierà anche la governance, proprio per stima nei confronti di chi lavora a Bellolampo e che non è coinvolto in queste vicende giudiziarie”. Il sindaco poi conferma la rotazione “di tutti i dirigenti delle società partecipate” del Comune.

Rap, intanto, fornisce i numeri della sua linea dura nei confronti dei dipendenti che sbagliano: sono 31 quelli licenziati a partire dal 23 luglio 2013. L’azienda ha poi comminato 1.239 giorni di sospensione e multe pari a 3.618 ore a propri dipendenti che si erano resi responsabili di comportamenti irregolari. Diverse le motivazioni riportate nel documento fornito da Rap: anomalie, comportamenti non idonei, disservizi, mancata prestazione, furti, mancata esecuzione di ordini superiori, danni, assenze, multe stradali e sinistri. La società, inoltre, ha avviato anche l’iter disciplinare per gli otto dipendenti coinvolti in una recente indagine sui furti di carburante a Bellolampo e che sono stati sospesi dal servizio. “In Rap non c’è spazio per l’illegalità – scandisce Norata -. Quei 31 licenziati non possono infangare migliaia di lavoratori onesti della Rap”.

Al centro dell’indagine sembra esserci la Ecoambiente, società siracusana amministrata da Daniela Pisasale, una delle tre persone arrestate dalla Dia, che fino al maggio del 2019 gestiva un impianto di Tmb a Bellolampo: “L’arresto di queste ore – ancora Orlando – è la conferma di ciò che denunciamo da tempo: la presenza assolutamente anomala di privati come Ecoambiente nella discarica di Bellolampo. Ecoambiente è stata collocata a Bellolampo su disposizione del governo regionale e con la nostra opposizione. L’abbiamo cacciata da Bellolampo ma nonostante questo qualche mese fa il dipartimento regionale dei Rifiuti è tornato a dire che quando avremo bisogno ci dovremo rivolgere a Ecoambiente”. 

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07 Agosto 2020, 12:32

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