Bilancio, tagli alla cultura| Per i teatri solo 30mila euro

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31 Maggio 2012, 17:44

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Appena trentamila euro. Tanto prevede il bilancio del comune di Palermo, in discussione a Sala delle Lapidi, per i teatri cittadini, ovvero il Teatro Massimo e il Teatro Biondo. Una cifra bassissima, ben lontana dai quasi sei milioni di euro erogati lo scorso anno che già fecero storcere il naso ad amministratori e sindacati alle prese con problemi di cassa.

Ma è in generale tutto il mondo della cultura ad uscirne con le ossa rotte, visti i tagli orizzontali applicati al settore. La manovra presentata dal commissario Luisa Latella ha infatti dovuto fare i conti con enormi buchi di bilancio che hanno costretto l’amministrazione ad aumentare la tasse al massimo e a tagliare praticamente ovunque. Un bilancio di lacrime e sangue la cui scure si è abbattuta anche sulla cultura cittadina.

“Conosciamo la situazione – dice a Livesicilia l’assessore alla Cultura, Francesco Giambrone – le condizioni del comune sono disastrose, va avviata una riflessione sul bilancio per porvi rimedio. La parte relativa alla cultura va riscritta di sana pianta: abbiamo chiesto al consiglio di fare in fretta per avere, intanto, uno strumento finanziario a disposizione, che poi andrà modificato”.

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Ma non sono solo i teatri ad avere problemi. Il capitolo per l’acquisto di nuovi libri per le biblioteche, per esempio, è sceso da 50mila euro a zero. “Se dovesse essere confermato il taglio ai fondi per i teatri – dice Salvo Italiano, presidente della commissione Cultura – rappresenterebbe il limite che questo consiglio comunale ha, così come il prossimo: servirebbero prestigiatori, più che consiglieri. I conti sono stati fatti quadrare con tagli spaventosi e mancano ancora all’appello 12 milioni e non conosciamo tutta la manovra. Abbiamo il bilancio, ma non ci sono più servizi o fondi per scuole, sport o sociale. Chiediamo un intervento chiarificatore dell’amministrazione, almeno per il prossimo consiglio”.

Ma non sarà facile rimettere mano al bilancio, visto che la mancanza dei 12 milioni imporrà di tagliare ulteriormente. “La vecchia amministrazione ha fatto un taglio scandaloso alla cultura – dice Maurizio Rosso, segretario generale della Slc Cgil – speriamo che la nuova possa aprire uno spiraglio per darci una speranza: non solo perché i teatri hanno un’importanza unica per la cultura, ma anche perché danno l’opportunità di sviluppare le proprie professionalità. Al teatro Massimo è stato quasi eliminato il corpo di ballo, che esisteva da 80 anni, come sono scomparsi alcuni laboratori professionali che solo in teatro si possono imparare”.

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31 Maggio 2012, 17:44

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