PALERMO – Si sarebbe trattato di una terribile tragedia domestica. La piccola Maria è morta all’ospedale Buccheri La Ferla dov’era arrivata in condizioni disperate. Aveva 11 anni. Non si esclude che abbia ingerito una sostanza tossica, quasi sicuramente benzina.
Come e perché ciò sia potuto accadere lo dovranno stabilire le indagini dei poliziotti della squadra mobile, coordinati dalla Procura della Repubblica.
La bambina viveva nella zona di via Tiro a Segno, non lontano dalla stazione centrale e dall’ospedale verso cui è iniziata, nella serata di sabato 26 luglio, una corsa disperata. Ad accompagnarla sono stati la madre e il compagno, che non si trovava in casa al momento della tragedia. Il padre della bambina è arrivato poco dopo.
La Procura della Repubblica diretta da Maurizio de Lucia ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia. Al momento si esclude l’ipotesi dell’omicidio, tanto che il fascicolo riguarda “atti non costituenti reato”.
Maria soffriva di una grave patologia che le impediva di muoversi. Ecco perché l’ipotesi del gesto volontario viene esclusa. Di contro, però, non sarebbero emessi elementi che facciano pensare ad una morte violenta. Non si può escludere, dunque, che per un tragico errore le possa essere stata data della benzina da bere.
La undicenne viveva assieme alla madre, al compagno e a quattro fratellini. Ed è sul fatale errore di uno di questi ultimi che ci si concentra. Se così fosse bisognerà valutare eventuali colpe per il mancato controllo sui minorenni. Maria aveva dei segni sul collo, ma potrebbero essere stati provocati dai tentativi di rianimarla oppure dai bruschi movimenti causati dalle crisi epilettiche di cui soffriva.
Si rafforza dunque l’ipotesi della tragedia in un contesto di forte disagio sociale. I sanitari ipotizzano che sia stata la benzina, sommata alle già difficili condizioni di salute della bambina, a provocarne il decesso. Solo l’autopsia però potrà fornire le risposte definitive.
I familiari sono stati sentiti dagli investigatori per tutta la notte. Non emergono incongruenze nei loro racconti.
Sequestrata la casa e una bottiglia di benzina
L’appartamento dove viveva la piccola è sotto sequestro. “Ieri notte sono venuti gli agenti di polizia e sono stati diverse ore dentro l’abitazione. Altro non sappiamo“, dicono i vicini. Nessuno si sarebbe accorto di quanto accaduto, nè della corsa in ospedale della madre della piccola. Gli agenti di polizia hanno trovato e sequestrato una bottiglietta di benzina nell’appartamento.

