BLUFI (PALERMO) – E’ una comunità ancora sotto choc quella del paese delle Madonie in cui è stata uccisa la farmacia Giuseppina Jacona, 79 anni. La dottoressa era una donna molto amata: lei, che non si era mai sposata e non aveva figli, poteva contare su una grande famiglia, quella degli abitanti di Blufi, che a due giorni dalla tragedia la ricorderanno con una fiaccolata che si snoderà tra le vie del paese. Ad organizzarala, è la parrocchia Cristo Re.
Prenderà il via alle 21 da corso Italia, dove si trova la farmacia, la cui entrata è adesso piena di fiori e di messaggi d’amore per la farmacista, pronta sempre a dare qualche consiglio e a strappare un sorriso a chi si recava da lei. “C’era sempre un motivo per uscire da quel negozio gioiosi – dice Mario – perché era una donna serena, disponibile, con cui tutti avevamo un importante dialogo. Viveva qui ormai da 40 anni, la conosceva tutto il paese, ogni generazione ha conosciuto quella farmacia”.
Oggi pomeriggio, sempre nella stessa parrocchia, una messa sarà dedicata a Giuseppina Jacona. Momenti di incontro organizzati in attesa dell’ultimo saluto alla dottoressa, che nel disperato tentativo di difendere i suoi risparmi, avrebbe firmato la sua condanna a morte.
I carabinieri hanno trovato infatti 250mila euro nella sua abitazione, collegata al negozio da una scala interna. Angelo Porcello, 50 anni e Gandolfo Giampapa, 18, avrebbero vouto raggiungere quel tesoro, non avrebbero puntato soltanto all’incasso di quel giorno. E per raggiungere il suo obiettivo, il 50enne aveva portato con sé un coltello da cucina con una lama da 20 centimetri.
Dopo avere sgozzato la farmacista, l’ha gettato in un cestino dei rifiuti. “Si è spento un sorriso su Blufi – dice uno dei messaggi davanti alla farmacia – ma il suo gioviale ricordo ci illuminerà sempre”. I funerali della farmacista si svolgeranno nella chiesa del paese, ma poi la salma tornerà a Carini, la cittadina di cui la donna era originaria. Oggi pomeriggio l’autopsia.
