Blutec, l’appello dei sindaci| “Fronte comune per il rilancio”

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18 Giugno 2019, 13:59

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PALERMO – Un fronte comune per mettere in sicurezza il progetto di reindustrializzazione dello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese. In gioco c’è il futuro di mille lavoratori: 700 ex Fiat e 300 dell’indotto. A Palazzo Comitini, a Palermo, si è tenuto un incontro tra i sindaci del comprensorio di Termini Imerese e i rappresentanti sindacali dei metalmeccanici che saranno al tavolo della vertenza Blutec, convocato al ministero dello Sviluppo economico il prossimo 21 giugno. La riunione è stata presieduta dal sindaco della città metropolitana Leoluca Orlando. Durante l’incontro sono state individuate le condizioni indispensabili affinché nell’incontro al ministero possa essere messo in sicurezza il percorso di reindustrializzazione dello stabilimento Termitano, attraverso il contributo responsabile e significativo della Regione e del Mise. Il 30 giugno scadrà la cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione, e l’obiettivo è quello di ottenere un altro periodo di Cigs.

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Le parti hanno siglato un documento, per evidenziare “il valore decisivo del tavolo ministeriale, per prevenire ricadute sociali insostenibili sulle mille famiglie coinvolte nella vertenza Blutec e sull’intero territorio colpito dalla chiusura Fiat, e per assicurare la ricerca di sbocchi e soluzioni per una industrializzazione idonea a garantire un futuro, dopo i numerosi anni di crisi”. Secondo il segretario regionale della Fiom Cgil, Roberto Mastrosimone, “la sinergia tra sindacati e sindaci, ma anche con la Regione, è fondamentale per assicurare un percorso produttivo allo stabilimento e portare avanti un progetto concreto che possa ridar vita alla fabbrica”. Il segretario della Uilcom di Palermo, Vincenzo Comella, ritiene “opportuno che i fondi destinati alla reindustrializzazione rimangano di utilizzo su termini, anche con imprese diverse da Blutec o in affiancamento”. Inoltre, Comella chiede ad Fca di “tornare al tavolo ci concertazione come soggetto attivo”. (ANSA).

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18 Giugno 2019, 13:59

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