Cosa nostra, il branco e la movida | Così devastarono una pizzeria

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21 Novembre 2017, 11:13

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PALERMO – Via Chiavettieri, a pochi passi da piazza Marina, è una delle strade più frequentate nella vita notturna di Palermo. Due anni fa successe il finimondo. Una ventina di ragazzi devastarono un panificio-pizzeria. Ora si scopre che alcuni di loro erano legati al mandamento mafioso di Santa Maria di Gesù. Un gruppo di teste calde, traditi da un video circolato in rete. E’ uno dei retroscena del blitz dei carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Palermo che nella notte ha portato all’arresto di ventisette persone.

IL VIDEO

La notte del 7 novembre 2015 un paio di ragazzi litigano all’interno del locale “Voglio la pizza”, in via dei Chiavettieri. Vengono invitati ad accomodarsi fuori. È la scintilla che scatena la follia. Diventa un’aggressione. I titolari si barricano all’intero. Sedie e tavolini vengono lanciati contro la vetrata.

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I commercianti della zona sono i primi a sorprendersi per quanto accaduto. Una cosa è la lite che ci scappa quando qualcuno alza il gomito. Un’altra è la violenza cieca. No, non possono essere stati gli abituali frequentatori della zona. Non si è mai arrivati a tanto.

La generazione smartphone incombe. Qualcuno filma la scena e la posta su youtube. La guardano migliaia di persone, compresi i boss di Santa Maria di Gesù che commentano e fanno i nomi di chi ha scatenato l’inferno. Sono intercettati e senza volerlo offrono ai carabinieri un assist per l’identificazione dei partecipanti. Si tratta di Giuseppe Tinnirello, Gabriele Pedalino, Antonino Profeta, Lorenzo Scarantino e Antonino La Mattina, tutti coinvolti nel blitz di stamani. I mafiosi riservano critiche pesanti ai picciotti. Si sono spinti oltre, anche perché erano fuori dalla zona di loro competenza. Qualcuno a Porta Nuova avrebbe potuto chiedere conto e ragione della notte di follia alla Vucciria.

 

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21 Novembre 2017, 11:13

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