Bruno Pizzul con l’asma

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06 Luglio 2009, 07:49

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Dovevo intervistare Bruno Pizzul. Ero emozionato. Sapevo che l’inarrivabile telecronista è persona cortese, disponibile con i colleghi più giovani. Ma ero emozionato, al cospetto del mito. Composi il numero. Mi rispose: “Buonasera”. Timbro unico. Mi ritrovai immerso nell’amarcord di una notte magica, migliaia di lucine in cielo e sugli spalti. Farfugliai una domanda. Pizzul partì in radiocronaca diretta. E io mi sentivo davanti alla tv, in attesa dell’inno di Mameli. Poi Brunone deglutì a fatica. Tossì. Ebbe appena il tempo di sussurrare: “Scusa, ho un attacco d’asma”. Richiuse. Panico e adrenalina. Vuoi vedere che questo muore e sono sulla notizia? Richiamai. Era vivo, per fortuna. Riattaccò la cronaca…  fino ai saluti finali (gentile pubblico…).

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Da allora mi reputo un privilegiato. Il mio mestiere mi ha consentito di ascoltare una cronaca privata del grande Pizzul, tutta per me, con un insolito intermezzo. Il mio mestiere mi permette di parlare, oggi, con i miei sogni di ragazzino.

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06 Luglio 2009, 07:49

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