Le richieste delle parti civili |Cittàinsieme: "Verificata l'illegalità" - Live Sicilia

Le richieste delle parti civili |Cittàinsieme: “Verificata l’illegalità”

Si è svolta oggi l'udienza del processo in appello per il buco di bilancio del Comune di Catania. Tra gli imputati, con l’accusa di falso ideologico aggravato e continuato in concorso 13 ex assessori della giunta Scapagnini.

Il processo sul buco di bilancio
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CATANIA – “Vi era una consapevolezza certa di commettere un’illegalità nell’approvare quei bilanci”. Non ha usato mezzi termini l’avvocato Enzo Guarnera, legale rappresentante di Cittainsieme, associazione cittadina catanese, costituitasi parte civile insieme al Comune nel processo d’appello sul buco di bilancio al Comune di Catania. Il procedimento, che in primo grado si era concluso nell’ottobre 2011 con condanne che andavano dai 2 anni e 3 mesi fino ai 2 anni e 9 mesi, vede tra gli imputati con l’accusa di falso ideologico aggravato e continuato in concorso 13 ex assessori oltre all’allora primo cittadino Umberto Scapagnini, con loro anche Vincenzo Castorina in qualità di ex ragioniere generale di Palazzo degli Elefanti.

Nella requisitoria, il sostituto Procuratore generale Giulio Toscano aveva chiesto l’assoluzione degli imputati per le delibere di bilancio che vanno fino al 2005 mentre per la fase successiva, che si estende fino al 2006,  il rappresentante dell’accusa ha chiesto una riduzione della pena a 1 anno e 6 mesi.

Le richieste delle parti civili. Prima dell’avvocato di Cittainsieme a prendere la parola è stata Agata Barbagallo, legale del Comune di Catania che ha chiesto, in linea con l’accusa, l’assoluzione per le delibere fino al 2005 mentre per quelle successive la conferma della sentenza di primo grado.

Di “sentenza assolutamente puntuale” riferendosi al primo grado di giudizio, ha invece parlato nel suo intervento l’avvocato Engo Guarnera che ha richiesto la sostanzialmente la riconferma anche in appello . “A Catania – ha spiegato il legale – è venuto fuori questo problema perché qualcuno si è interessato e mi riferisco alla società civile. Cittainsieme dal 2004 ha posto l’attenzione della collettività sul preoccupante stato delle casse comunali. Nonostante – ha proseguito – ci siano stati assessori che anche nelle nostre assemblee hanno negato l’esistenza del buco di bilancio nelle case del Comune”. In nome dell’associazione, Guarnera  ha anche avanzato una richiesta di risarcimento danni quantificata in 200 mila euro, “I 140 milioni di euro che il Governo regalò a Catania per ripianare parte del buco erano fondi che inizialmente erano previsti per le aree svantaggiate e per il recupero dell’ex palazzo delle poste in viale Africa. Ecco il motivo per cui vorremmo destinare 100 mila euro per il recupero di villa Fazio a Librino e gli altri 100 mila per la ristrutturazione degli asili nido e l’acquisto di materiali”.

Le prossime udienze. Il processo, che negli ultimi mesi si è caratterizzato per i numerosi rallentamenti e su cui incombono anche i termini di prescrizione previsti nella prima metà del 2014,  riprenderà già la prossima settimana con la parola che passerà al nutrito gruppo degli avvocati difensori. L’ultima parola  spetterà al collegio giudicante presieduto da Salvatore Costa con a latere Antonio Giuttari e Riccardo Pivetti.

 

 


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