Buon compleanno, mister Iachini |Alle spalle due anni di successi

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25 Settembre 2015, 08:30

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PALERMO – Due anni su quella panchina durano ben più di due anni canonici. Giuseppe Iachini spegne la sua seconda candelina da allenatore del Palermo e lo fa in quello che rischia di diventare il periodo più critico della sua gestione. Strano a dirsi, classifica alla mano: Napoli e Juve sono alle spalle, e nessuno si sogna di mettere in discussione Sarri e Allegri, ma l’elettricità che si respira attorno alla sua figura è evidente. Un mercato che non ha soddisfatto a pieno le esigenze del tecnico, due allontanamenti dalla panchina a partita in corso nel giro di tre giorni e un gioco che al momento fatica ad essere espresso come vorrebbe lui: tutti ingredienti che non danno quell’immagine di serenità e tranquillità che in realtà si respirano ancora nel gruppo.

Iachini stesso ha ammesso di non essere preoccupato, e non lo ha fatto certo a mente fredda. Tornare dagli spogliatoi dopo la sconfitta interna col Sassuolo per ribadire la propria tranquillità in sala stampa non è da tutti, con in mezzo due sconfitte brucianti e un pareggio acciuffato in extremis contro il Carpi. Un paio di risultati positivi, d’altronde, permetterebbero ai rosa di risalire la china. C’è nervosismo semmai per quanto mostrato dagli arbitri contro il Palermo, per la deliberata caccia all’uomo su Vazquez autorizzata senza problemi dal signor Pairetto e per altri episodi che hanno portato Iachini ad andare un po’ sopra le righe, questo è innegabile.

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Eppure, con o senza preoccupazioni, la barca del tecnico marchigiano non naviga certo in acque calme. Avere gli uomini contati in attacco e sugli esterni è un grattacapo enorme che difficilmente verrà risolto prima di gennaio, quando comunque Morganella e Djurdjevic torneranno a disposizione. La caccia agli svincolati di lusso rischia di essere un altro punto di divergenza tra Iachini e la dirigenza per quel che riguarda il mercato, dopo le richieste non esaudite al termine di quest’estate: se da un lato l’allenatore ha ribadito un paio di volte di non voler prendere giocatori a parametro zero, dall’altro c’è l’apertura del d.s. Gerolin, che ha ammesso al termine della sfida col Sassuolo di essere vigile sul mercato dei senza contratto, qualora dovesse esserci a disposizione un elemento di valore.

Sta tutta qui la differenza tra la crisi del primo anno e quella del secondo. La disastrosa trasferta di Empoli della passata stagione portava con sé una classifica tenebrosa, ma anche uno scontro destinato a terminare di lì a breve, ovvero quello tra la società e il d.s. Ceravolo, quest’ultimo apertamente in contrapposizione col tecnico. Una testa doveva saltare e saltò quella del direttore sportivo, con i risultati che tutti sappiamo. Adesso gli occhi sono tutti puntati su Iachini, che potrà anche contare su una classifica migliore, ma che rischia di diventare un bersaglio fin troppo facile. Tornare da Torino con un risultato positivo, in quella che è la logica perversa di un gioco votato solo al risultato, cambierebbe per l’ennesima volta le prospettive di una squadra e di un allenatore che nel frattempo continua a mietere record. Con un successo, addirittura, si andrebbe ad agganciare proprio la formazione di Ventura, in questo momento inserita dagli addetti ai lavori nel novero delle rivelazioni del torneo. Buon “compleanno” mister, sappia che prima di lei Zamparini non aveva concesso la seconda candelina a nessuno.

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25 Settembre 2015, 08:30

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