CALATANISSETTA – Si aprirà a novembre il processo nei confronti di due uomini accusati di sequestro di persona a scopo di estorsione. La vicenda risale all’aprile 2023 e riguarda il rapimento di un ventottenne di origine straniera, residente in Alto Adige, giunto in Sicilia per una vacanza.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’uomo fu aggredito, incappucciato e costretto a chiamare il padre residente all’estero con una pistola puntata alla testa, per chiedere un riscatto di 500 mila dollari. Dopo quattro giorni di prigionia, la vittima riuscì a liberarsi e a raggiungere il centro abitato più vicino per chiedere aiuto.
Rito abbreviato per gli imputati
I due imputati, arrestati dai carabinieri nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, hanno optato per il rito abbreviato condizionato all’audizione di due testimoni. La vittima, assistita dall’avvocato Nicola Nettis, si è costituita parte civile.

