RAGUSA – Un’immersione totale nella Sicilia più autentica, quella narrata da Andrea Camilleri, ha animato Ragusa Ibla per tre giorni. Si è conclusa ieri sera con un successo di pubblico e partecipazione l’evento “Le cucine di Camilleri”, una celebrazione diffusa tra cibo, teatro e parole, interamente dedicata al centenario della nascita del grande Maestro di Porto Empedocle.
La “Vigata televisiva” ha ospitato un format che ha saputo unire i sapori della Sicilia letteraria alle suggestioni artistiche, con un programma fitto di eventi che hanno coinvolto artisti, studiosi e un pubblico curioso e affettuoso.
I sapori di Camilleri protagonisti a Ragusa Ibla
La serata finale, curata da Slow Food Ragusa, ha trasformato il cibo in un vero e proprio racconto collettivo. I partecipanti hanno potuto deliziarsi con i sapori intensi e familiari che scandivano le giornate del commissario Montalbano: dalla caponatina dolceamara alle sarde a beccafico, dagli arancini fragranti fritti sul momento alla pasta ‘ncasciata “come solo Adelina sapeva fare”, e ancora pasta con le sarde alla palermitana.
Immancabile, a chiudere in dolcezza, il cannolo farcito di ricotta e adornato da granella di pistacchio. Turisti e ragusani si sono ritrovati fianco a fianco a gustare queste ricette amate da Camilleri, sorseggiando un Grillo e assaporando ogni boccone come fosse una pagina dei suoi romanzi.
“Camilleri ci ha insegnato che la cucina è prima di tutto condivisione”, ha ricordato il regista Guglielmo Ferro, curatore dell’iniziativa. “In questa tre giorni abbiamo voluto celebrarlo nel centenario della nascita, ma anche riportare per le strade e i luoghi di Ragusa Ibla un po’ dello spirito di Montalbano. E la risposta del pubblico è andata oltre ogni aspettativa”.
Musica e memoria
La serata è stata allietata dalle note del gruppo “I Casentuli” e si è conclusa con l’intenso concerto dei Fratelli Mancuso, che con i brani del loro album “Manzamà” – Premio Tenco 2021 – hanno offerto in anteprima al pubblico una profonda riflessione in musica sulla memoria, la lingua e le radici.
L’intera manifestazione, promossa dalla Camera di Commercio del Sud Est Sicilia con il contributo del Fondo Andrea Camilleri, del Comitato Nazionale Camilleri 100, del Comune di Ragusa, dell’Università di Catania, di Mirabilia Network, Slow Food Ragusa e Cna, si è rivelata un successo. La celebrazione ha toccato teatri, piazze e palazzi storici della “Vigata televisiva”, con un programma fitto che ha visto protagonisti nomi del calibro di Moni Ovadia, Mario Incudine, Cesare Bocci e numerosi studiosi durante una giornata di studi dedicata al fenomeno Montalbano.
“Il nostro auspicio – ha dichiarato Antonino Belcuore, commissario straordinario della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia – è che ‘Le cucine di Camilleri’ diventi un format replicabile. Abbiamo voluto restituire qualcosa a Camilleri, che con i suoi romanzi ha reso famosa questa parte di Sicilia nel mondo. E ci siamo riusciti grazie a una squadra appassionata e a un pubblico curioso e affettuoso”.
(foto: Valentina La Rosa)
LEGGI ANCHE: Le cucine di Camilleri, Ragusa celebra il papà di Montalbano