Cento anni di Camilleri: "Orgogliosi di custodire la sua eredità"

Cento anni di Camilleri, Schifani: “Orgogliosi di custodirne l’eredità”

Mattarella: "Ci lascia un bagaglio prezioso"
LA RICORRENZA
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PALERMO – Cento anni dalla nascita di Andrea Camilleri, il padre – in senso letterario – del commissario Salvo Montalbano. Una ricorrenza che la Sicilia ha voluto celebrare, a partire dal suo governatore. “Un anniversario che non è soltanto una ricorrenza letteraria, ma un momento di memoria collettiva per l’Italia intera e, in particolare, per la nostra Isola”.

I cento anni di Camilleri

Sono le parole del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha diffuso stamani un messaggio celebrativo. “Camilleri ha saputo trasformare la nostra terra in un luogo narrativo universale: i paesaggi, i dialetti, le contraddizioni e la bellezza di questa Isola sono diventati materia viva di una lingua nuova, capace di emozionare milioni di lettori e spettatori in tutto il mondo” ha scritto.

“Il suo commissario Montalbano – continua Schifani – non è soltanto un personaggio di carta o televisivo, ma un compagno di viaggio che ha contribuito a raccontare la Sicilia con le sue luci e le sue ombre. Grazie a Camilleri, Vigata è diventata un mito, un punto di incontro tra immaginazione e realtà, e i luoghi scelti per ambientare le riprese della celebre serie hanno conosciuto una straordinaria stagione di crescita culturale e turistica. Ragusa Ibla, Scicli, Punta Secca, Modica e tanti altri centri barocchi hanno visto aumentare negli anni l’afflusso di visitatori attratti dal desiderio di calcare gli stessi scenari del commissario più amato d’Italia”.

Le iniziative

“La Regione Siciliana – spiega il governatore – ha voluto accompagnare questo centenario con iniziative che rendono omaggio al maestro e, al tempo stesso, rafforzano il legame tra letteratura, identità e promozione del territorio. In collaborazione con il Comitato nazionale Camilleri 100, abbiamo sostenuto gli eventi in programma al Teatro Antico di Taormina. L’obiettivo è far sì che la memoria di Camilleri non resti confinata nelle pagine dei suoi libri o nelle immagini televisive, ma continui a vivere come motore di sviluppo e consapevolezza identitaria”.

E aggiunge: “Camilleri amava definirsi ‘siciliano di Porto Empedocle e cittadino del mondo’. In questa duplice appartenenza risiede il segreto del suo successo: aver saputo raccontare la Sicilia senza stereotipi, con affetto ma anche con ironia e spirito critico, rendendola riconoscibile e al tempo stesso universale”.

Orgoglio siciliano

“Nel celebrare i cento anni dalla sua nascita – conclude il presidente Schifani – non ricordiamo soltanto lo scrittore geniale, ma l’uomo che con la sua voce inconfondibile ha insegnato a milioni di persone a guardare la Sicilia con occhi nuovi. La nostra Regione è orgogliosa di custodirne l’eredità e di tramandarla alle future generazioni, affinché il nome di Andrea Camilleri continui a essere sinonimo di cultura, libertà e identità siciliana”.

Il messaggio del capo dello Stato

Il messaggio dal Quirinale. “Andrea Camilleri consente di ricordare una figura di primo piano del panorama culturale italiano e internazionale. Numerose sue opere continueranno ad essere fonte di ispirazione per generazioni di lettori e di scrittori”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“Andrea Camilleri – prosegue – è stato un autore poliedrico che ha offerto un contributo significativo nei molteplici ambiti in cui ha operato, spaziando dal teatro alla televisione, alla narrativa. Ha saputo coniugare trame poliziesche e raffinata verve umoristica, in cui un linguaggio complesso – in cui gioca un ruolo il dialetto della sua Sicilia – ha permesso di rappresentare la ricchezza e la complessità del patrimonio etnografico della sua terra natia a un gruppo di appassionati. Camilleri si è distinto per la sua creatività, raffigurando personaggi e scenari, talora immaginari, che nello stesso tempo tratteggiano spaccati di diverse epoche. Il lascito culturale di Camilleri è un bagaglio prezioso”. 


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