PALERMO – “Questo non era il destino che meritava mio figlio. Un ragazzo che aveva commesso degli errori da giovane, ma dal cuore buono”. Anna Maria Musso è una donna disperata. La madre di Santo Alario, scomparso da tre mesi insieme a Giovanni Guzzardo, arrestato per omicidio nelle campagne di Termini Imerese, chiede con tutte le sue forze di sapere dove si trova suo figlio.
“Deve dire dove si trova Santo, adesso dobbiamo sapere tutto quello che quest’uomo ha fatto. Perché si trovava con mio figlio? Perché sono andati a Ventimiglia? Di sicuro non si sono separati quel giorno, lui sa cosa è successo a Santo, altrimenti non sarebbe sparito per tre mesi”. Guzzardo, titolare del bar Avana di Capaci, è stato rintracciato in un casolare: “Ho sentito il mio avvocato che mi ha comunicato la notizia che Guzzardo è stato trovato dai carabinieri. Ora sono nelle mani di Dio e della giustizia. Non trovo pace, non lo auguro a nessuno. Ho tante domande che mi frullano per la testa. Come è possibile che solo un uomo abbia potuto sopraffare mio figlio alto quasi due metri. Era da solo in campagna? E’ stato aiutato da qualcuno? Spero che adesso i carabinieri mi facciano sapere qualcosa. In questi tre mesi non ho avuto notizie nonostante le mie tante richieste”.
Dal 7 febbraio un tunnel di dubbi e silenzio: “Noi abbiamo sempre parlato. Chiesto aiuto. I familiari di Guzzardo si sono chiusi nel più totale silenzio. Evidentemente sapevano quello che era successo. Per questo non parlavano per paura di dire qualcosa di sbagliato, per il timore di contraddirsi. Secondo me lui avrà contattato un aprente, non può aver resistito per tre mesi senza l’aiuto di qualcuno. Vorrei vederlo in faccia – prosegue Anna Maria Musso – gli vorrei dire che se ha fatto qualcosa di male a mio figlio ha solo una possibilità per tornare ad essere uomo e pentirsi: togliersi la vita. Mio figlio non ha mai fatto male a nessuno”.