Buon pomeriggio... Il mio plauso al lavoro svolto dagli inquirenti per mettere a nudo, si fa per dire, un sistema, purtroppo, atavico, che ha fatto lievitare alle stelle i costi di gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, ovviamente tutto in danno delle finanze dei poveri cittadini siciliani che sono costretti a subire tutte le mala gestio di chi ci governa e di chi ci amministra. Di contro, debbo sottolineare che tutto ciò è sempre stato sotto gli occhi di tutti sin dalla notte dei tempi senza che nessuna figura, politica e non politica, si preoccupasse più di tanto. Fin quando il "sistema" non verrà smantellato dall'interno o non verrà fatto implodere, tutto rimarrà invariato malgrado il lavoro e lo sforzo personale delle molte persone perbene che, però, in Sicilia non contano niente,anzi vengono piuttosto tutte emarginate!
A Palermo i cumuli dei rifiuti solo coltivati giorno dopo giorno. Da lunedì a sabato vengono ingrassati e la domenica la RAP li fagocita, sancendo, non per propria scelta ma per consuetudine acclarata e reclamata, un principio di legalità su un modus che, invece, andrebbero rifiutato, contrastato, eliminato. Ma la “coltura” avviene sotto gli occhi di tutti, quasi in ogni quartiere della città (senza discriminazione sociale e di ceto) e da anni, in deroga: alle regole della raccolta differenziata, degli orari di conferimento e ai principi etici più banali del vivere in modo civile e senso civico.
Certo, ogni tanto un cittadino scorretto e sporcaccione viene beccato e multato ma i cumuli, sempre negli stessi angoli, da anni, sono sacri. Sono le montagne sacre di Palermo.