CATANIA. Gentile Signor Sindaco Enzo Bianco,
sono proprietaria di un Bed & Breakfast in pieno centro a Catania, in via Calatafimi, mi rivolgo a Lei dopo innumerevoli telefonate con esiti tragi-comici a diversi organi “competenti”.
La invito ufficialmente a trascorrere un week-end in una delle camere che godono di questo fantastico panorama, aprendo la finestra potrà godere del profumo della spazzatura lasciata ad imputridire da quattro giorni al sole cocente, a pochi passi potrà incontrare colonie di blatte, decine di piccioni e centinaia di mosche, aspettiamo l’arrivo dei topi, potrebbero essere le guest star della settimana.
Ma La invito soprattutto per spiegare ai miei ospiti il motivo di tutto questo, La invito a scusarsi al posto mio, perchè sono stanca di essere io a scusarmi per lo schifo di questa città. Perchè è inutile stringere accordi commerciali con navi da crociera e incrementare il turismo se poi il ricordo che resta è questo e non il profumo di un arancino appena fatto.
Perchè lavoro notte e giorno per rendere il soggiorno nella mia città il più gradevole possibile e non mi devo vergognare di casa mia.
Venga Sindaco La aspetto.
Carlotta Belviso