Catania e il dopo-Lombardo |Su “S” il risiko del potere

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07 Agosto 2012, 09:11

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Catania, baricentro del potere alle ultime regionali, si prepara. Quattro anni dopo l’exploit, quando i due principali candidati alla presidenza della Regione, Raffaele Lombardo e Anna Finocchiaro, provenivano entrambi dalle falde dell’Etna, la vigilia della nuova campagna elettorale è fatta di una guerra sugli equilibri nei principali snodi del potere. Di questa guerra parla il nuovo numero di “S”, in edicola da sabato: un servizio di Antonio Condorelli racconta le lacerazioni in città, passando in rassegna tutti i luoghi del potere.
Comune, porto, aeroporto, interporto e Provincia non andranno in ferie. Ai piani alti si lavora da tempo alla nomina dei nuovi consigli di amministrazione mentre si fanno avanti candidati, sostenitori, intese e spaccature. In un percorso che lacera la città attraversando trasversalmente i partiti – dal Pdl al Pd, passando per Mpa ed Udc – e i palazzi del potere, sino ad arrivare in procura. In municipio le cose non vanno meglio: Raffaele Stancanelli si gioca tutto, il bilancio non è stato ancora approvato, i revisori dei conti richiedono documenti che non arrivano e il consiglio comunale gira a vuoto. E intanto il presidente del consiglio comunale punta sul piano regolatore, argomento chiave per Ennio Virlinzi, Mario Ciancio, i fratelli Costanzo e gli altri cavalieri del cemento.

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07 Agosto 2012, 09:11

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