CATANIA– Un vero e proprio giallo quello che è accaduto nella notte tra gli agrumeti della Piana di Catania. Al ferimento di Sergio Signorelli, colpito da una fucilata, si aggiunge il duplice delitto di Massimo Casella, di 47 anni, e Agatino Saraniti, di 19. I corpi dei due uomini uccisi sono stati trovati nel primo pomeriggio dai familiari che erano andati a cercarli in quella zona non vedendoli rientrati ieri sera a casa.
Nelle campagne di contrada Xirumi, nella Piana di Catania, tra le province di Siracusa e del capoluogo etneo, sono arrivati i carabinieri di Augusta allertati proprio dai parenti. I due corpi erano uno a poche centinaia di metri dall’altro. A sparare ai tre sarebbe stata la stessa persona con la stessa arma: un fucile da caccia. Signorelli, colpito all’addome, è riuscito ad allertare un amico, che è andato a soccorrerlo. Il 36enne è ricoverato al Garibaldi di Catania in prognosi riservata.
La Squadra Mobile di Catania, che indaga, esclude l’ipotesi di un agguato maturato nell’ambito della criminalità mafiosa. La sparatoria potrebbe collegata a dissidi nel settore agricolo. Forse ieri sera, all’ombra degli agrumeti, era stato organizzato un incontro chiarificatore. Qualcuno però è andato armato e ha fatto fuoco.