Le dichiarazioni dell’assessore Giusto Catania a Livesicilia, sulle responsabilità del fallimento della Gesip, non gli sono andate proprio giù. Giuseppe Milazzo, consigliere comunale del Pdl vicino all’ex dinaco Diego Cammarata, risponde alle accuse dell’esponente dell’amministrazione Orlando, che lo aveva invitato a non criticare l’operato di Palazzo delle Aquile. “Catania delira e il sindaco dovrebbe dimettersi”.
L’assessore Catania sostiene che dietro il crac di gesip ci siano interessi economici e criminali…
“Giusto Catania ha capito tutto: dietro la crisi della Gesip c’è un complotto ordito dal Pd e da gruppi industriali vicini a questo partito che sono in combutta con il governo Monti, e naturalmente dietro a tutti loro ci sarebbe stato Cammarata che sarebbe il grande burattinaio. Mancava il generale Marchetti che è andato via dopo essere stato scoperto e la Spectre dei film di 007 e dentro c’era davvero di tutto”.
Ma Catania ha parlato di gruppi economici del Nord Italia pronti a mettere le mani sui servizi della città…
“L’assessore Catania é molto intelligente e sicuramente il suo ragionamento sarà frutto di una lucida analisi e io non intendo neppure lontanamente contraddirlo, anzi spero che continui a fare congetture di questo tipo così, se c’è qualcuno che ha ancora qualche dubbio, con queste ultime dichiarazioni se lo toglie e comprende con chi abbiamo a che fare. Ma cerchiamo di essere seri per un momento. É mai possibile che i palermitani siano così sprovveduti da credere a questo delirio?”.
Il sindaco Orlando, dopo averlo minacciato, ha detto che non si dimetterà…
“E invece dovrebbe farlo, ma di certo non perché il governo nazionale gli ha negato le risorse ma per tutte le menzogne che ha raccontato e continua a raccontare. La vicenda Gesip é seria e grave e Orlando continuare a raccontare menzogne, non aiuterà i lavoratori”.
Catania ha accusato Cammarata di aver agito per far fallire Gesip e venderla ai privati…
“Catania dovrebbe andare a leggersi la nota inviata sulla Gesip da Cammarata a Monti il giorno delle sue dimissioni e non dire sciocchezze. A Catania voglio solo ricordare che durante i dieci anni della precedente amministrazione a questi dipendenti non é mancato un solo mese di stipendio e che, dopo i tagli delle finanziarie nazionali e regionali che hanno determinato la crisi di Gesip, le uniche risorse che sono arrivate a Palermo per l’azienda sono state quelle delle due ordinanze di protezione civile, cinque milioni e poi altri quarantacinque, emanate dal governo Berlusconi e richieste e ottenute dal sindaco Cammarata. Tutto il resto sono chiacchiere, comprese quelle che sono state fatte durante la campagna elettorale e che Orlando e i suoi assessori continuano a fare”.
