CATANIA. La nota diffusa alla stampa dal sindacato di Polizia:
“La sicurezza a Catania è stata garantita dal sacrificio dei poliziotti catanesi e dal loro spirito di servizio. Le statistiche saranno pure importanti e significative per Catania e per i suoi abitanti, anche se appaiono numeri vuoti a fronte della realtà quotidiana. Il Siap non si vuole soffermare solo sui numeri statistici e osserva come il sistema sicurezza e le operazioni richieste, per far fronte alla pressante offensiva di criminalità e illegalità, sono costate agli agenti in servizio, la rinuncia alle ferie o ai riposi ( molti devono ancora fruire delle ferie del 2014) e l’innalzamento della media di lavoro giornaliero che si aggira alle nove ore al giorno, uno stress lavorativo che per il poliziotto pesa, in special modo con l’età anagrafica avanzata ( 45 anni di media) ma anche un aumento di arresti fuori servizio fatti da operatori che non si risparmiano e rischiano la loro incolumità. Apprendiamo pure che a seguito dei nostri numerosi interventi anche tramite la stampa, la sala operativa è stata “normalizzata” infatti, le chiamate al 113 sono state ripristinate e dalle 50.000 ( 2014) telefonate si è passati a 105.000, inequivocabile segnale del potenziamento di operatori in sala Operativa ma anche di innalzamento degli interventi, anche se i locali che la ospitano, rimangono a dir poco fatiscenti. Un bilancio chiaro e scuro, dato dal Questore Cardona, ma anche un evidente impegno sempre più gravoso per la città che attende i rinforzi di uomini e mezzi al fine di potenziare l’apparato di prevenzione che non potrà ancora reggere solo sui diritti rinunciati dai poliziotti (circa 200 i poliziotti occorrenti nell’organico).
Rimane al palo la situazione strutturale di una questura che necessita urgenti interventi di ristrutturazione e razionalizzazione dei suoi 18 edifici sparsi per la città e dai costi improponibili (abbiamo inoltrato un esposto alla corte dei conti). Desta perplessità la recente visita del Capo della Polizia ( intervenuto per la realizzazione della nuova sede della Squadra Mobile e Scientifica in via villa Glori) che ha escluso un progetto per l’acquisizione della caserma Sommaruga e della cittadella di Librino che cade nel silenzio assoluto da 12 anni ( si era detto il contrario un anno prima), mentre si è persa nei meandri della burocrazia, la realizzazione del commissariato Librino a villa Nitta. A fronte di questi progetti, il Sindaco annuncia una possibile realizzazione della Questura nella caserma Sommaruga, ( ne siamo lieti visto che era anche una nostra proposta ) richiesta fatta al Ministro Pinotti nella sua ultima visita a Catania. Tra annunci e contraddizioni Catania rimane l’unica città d’Italia ad avere uno spreco di immobili ed affitti ineguagliabile, con decine di poliziotti impiegati nelle vigilanze”.