Cento denunce dei vigili a Palermo |”Non escludiamoli dai controlli”

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19 Marzo 2020, 17:42

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PALERMO – Una media di 430 controlli al giorno, per un totale di oltre tremila verifiche, e più di cento denunce per violazione delle misure di contrasto al coronavirus previste dal governo. Sono i numeri della polizia municipale di Palermo, resi noti dal sindacato Csa-Cisal, secondo cui i caschi bianchi del capoluogo siciliano stanno svolgendo “un ruolo fondamentale” nei controlli per il contrasto al Covid-19. “Sarebbe incomprensibile escludere i vigili urbani dalle forze dell’ordine autorizzate a effettuare i controlli su strada proprio nel momento in cui i contagi aumentano e si invitano i cittadini a restare a casa”, è l’allarme lanciato da Nicola Scaglione, rappresentante del sindacato. “Sin dall’inizio di questa emergenza – spiega Scaglione – la polizia municipale di Palermo si è impegnata al massimo delle sue forze, con interventi fino a ieri sera sulle ‘vampe di San Giuseppe’. Sebbene i decreti comprendano anche i vigili urbani tra le forze dell’ordine da impiegare nei controlli, in base a una legge degli anni Ottanta i singoli agenti devono essere indicati nominativamente in un apposito provvedimento: ci appelliamo al prefetto di Palermo e al questore affinché la polizia municipale non sia esclusa, anche alla luce di quanto sta succedendo nel resto d’Italia e proprio mentre si moltiplicano gli appelli al rispetto delle norme, invitando gli italiani a restare a casa per frenare la diffusione del coronavirus. Da giorni i vigili urbani sono all’opera a Palermo con controlli a tappeto, nonostante l’assenza di idonei dispositivi di protezione – prosegue Scaglione – e con turni massacranti: escluderli ora sarebbe incomprensibile, oltre che dannoso per la collettività”. I vigili urbani di Palermo, intanto, incassano il “forte apprezzamento” per il lavoro svolto in questi giorni da parte del sindaco e del vicesindaco, Leoluca Orlando e Fabio Giambrone. “In questi giorni la polizia municipale è stata impegnata a garantire non solo i servizi ordinari, ma soprattutto il rispetto del Dpcm e delle ordinanze del presidente della Regione per limitare gli spostamenti, cioè per limitare i rischi di contagio per tutti”, affermano Orlando e Giambrone sottolineando che “questo lavoro, come quello di tutte le forze dell’ordine, è indispensabile davanti a comportamenti che purtroppo non sono ancora da parte di tutti rispettosi delle norme e, soprattutto, non sono rispettosi della salute della nostra comunità”.

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(DIRE)

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19 Marzo 2020, 17:42

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