Centrodestra, psicodramma Acireale: fibrillazioni in FdI - Live Sicilia

Centrodestra, psicodramma Acireale: fibrillazioni in FdI

Le candidature di Nino Garozzo e di Enzo Bianco a Catania mettono in crisi quanto deciso nel vertice di ieri
AMMINISTRATIVE, CATANIA
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CATANIA. Psicodramma Acireale. Partiamo dalla nota ufficiale di Alberto Cardillo, coordinatore provinciale di FdI, e cerchiamo di mettere ordine a una giornata al cardiopalmo. “Fratelli d’Italia sta lavorando per dare ad Acireale la proposta più unitaria possibile sul candidato sindaco, che veda in primis unito il partito e il più possibile anche la coalizione di centrodestra”, scrive. 

Psicodramma Acireale

“In questo senso – continua – giudico positivamente le candidature emerse dentro Fratelli d’Italia, così come assolutamente autorevole la disponibilità odierna di Nino Garozzo, e anche alla luce di questo fatto nuovo nelle prossime ore responsabilizzerò la classe dirigente locale e parlamentare del partito per l’assunzione di determinazioni unitarie che non sono più procrastinabili”.

Il vertice del centrodestra

L’ora delle decisioni irrevocabili è giunta, o quasi. Nel senso che nella giornata di ieri è successo di tutto. In mattinata c’è stato il vertice del centrodestra etneo. A mezzogiorno, è arrivata l’ufficialità della candidatura di Nino Garozzo ad Acireale. Nel pomeriggio, lo psicodramma. Nel mezzo telefonate su telefonate. In tarda serata, la nota di Cardillo. Nel frattempo, Enzo Bianco ha sciolto la riserva sulla candidatura a Catania, mettendosi a capo di un progetto civico i cui compagni di viaggio restano accora avvolti nel riserbo. Insomma, la fase pre-elettorale è entrata davvero nel vivo. 

Il dossier Catania

Ma ritorniamo al racconto del centrodestra. Primo punto: il dossier Catania. L’ultima parola sarà detta addirittura dalla premier Giorgia Meloni. A microfoni rigorosamente off c’è chi dice che la candidatura andrà a FdI. “Non ci sono dubbi, in tal senso”, si sbilancia una fonte più che accreditata. 

Sarà anche per questo motivo che gli alleati hanno chiesto ai meloniani, durante il vertice di ieri,  di ridurre la terna dei nomi (Ruggero Razza, Sergio Parisi e Pippo Arcidiacono) a una sola proposta che sia però inclusiva. Valeria Sudano (Lega), intanto, è decisa a scendere in scendere in campo e proseguire la sua marcia. Forza Italia e la Democrazia Cristiana hanno dichiarato di non avere pretese sulla città di Catania. 

Restano però della partita gli autonomisti, che hanno ridotto però la terna Sebastiano Anastasi – Alessandro Porto – Antonio Scavone a quest’ultima proposta. “Una proposta di sintesi”, avvertono. Un nome pronunciato mentre i pensieri della colomba bianca sono rivolti a quanto accadrà oggi in Corte di Cassazione in merito al processo per mafia che vede imputato Raffaele Lombardo.

Insomma, il destino del centrodestra catanese sarà, indipendentemente dal Palazzo, deciso a Roma. Agli etnei toccherà semmai definire gli altri dossier. Acireale, soprattutto.

Garozzo versus Cannavò

Psicodramma Acireale. L’ufficializzazione della candidatura di Nino Garozzo è arrivata ai giornali proprio mentre si concludeva il vertice di ieri. Una decisione maturata mentre dai piani alti di FdI era arrivato il benestare su un nome ritenuto più inclusivo rispetto a quello di Gianluca Cannavò. Un’altra parte del partito è convinta invece che deve rimanere in campo. La corda è tesa e potrebbe spezzarsi. Venerdì prossimo, la sezione acese di FdI si riunirà per varare uno schema definitivo. 

Nel frattempo, l’intera coalizione attende di sapere cosa faranno Nino Nicotra e l’autonomista Pippo Messina. Forza Italia punterà invece a sostenere Roberto Barbagallo. E lo farà non soltanto con Nicola D’Agostino, ma anche con il placet del coordinatore provinciale Marco Falcone. 

In attesa di capirlo, gli strappi di Mascalucia e Belpasso sono considerati ormai irrecuperabili. Resta aperta la questione di Aci Sant’Antonio. Una piazza rivendicata da FdI, Democrazia cristiana di Totò Cuffaro e Andrea Messina e dagli uomini che hanno governato accanto al fianco del sindaco Santo Caruso. 

Reazioni

“Secondo le determinazioni più recenti, in merito alla candidatura spontanea dell’avvocato Nino Garozzo, personaggio politico eclettico da sempre apprezzato nel panorama pluralista del centrodestra, occorre specificare come allo stato attuale egli non rappresenti la scelta di Fratelli d’Italia che avendo a cuore primariamente programmi e prospettive serie di governo per la Città, desidera trovare convergenza, oltre che su un nome di provata affidabilità, anche e soprattutto su una visione condivisa, profondamente identitaria e coerente rispetto alla propria idea di politica”, si legge nella nota inviata in mattinata e firmata da Rodolfo Toscano, coordinatore di Fratelli d’Italia per la Città di Acireale.


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