PALERMO – Bryan Cristante è un nuovo giocatore rosanero. Non esiste ancora l’ufficialità da parte della società di viale del Fante ma le parole del presidente Zamparini pronunciate alla vigilia del match di oggi contro la Fiorentina sono meglio di qualsiasi contratto: “Il ragazzo giocherà con noi, per me è già fatta anche se aspettiamo ancora i documenti dal Benfica”. Il 20enne centrocampista cresciuto nelle giovanili del Milan arriva infatti con la formula del prestito con diritto di riscatto, fissato a 6 milioni di euro (la stessa cifra sborsata dai lusitani un anno e mezzo fa per acquistarlo proprio dal Milan), dal club portoghese in cui il ragazzo originario di San Vito al Tagliamento, provincia di Pordenone, non ha trovato però particolare fortuna.
In una stagione e mezzo di militanza nel club, il cui direttore sportivo è l’ex rossonero Rui Costa, Cristante ha collezionato la miseria di 18 presenze di cui una sola dal 1′ non riuscendo mai ad imporsi sui titolari. Del giocatore, friulano come il presidente Zamparini, nonostante il titolo di campione portoghese conquistato nel suo primo anno con i lusitani infatti si sono perse le tracce con il patron che però grazie alla sua rete di collaboratori ha sempre tenuto d’occhio la sua situazione sferrando poi nella giornata di ieri la zampata decisiva per riportarlo in Italia.
Cristante, che all’età di sedici anni fece la sua prima apparizione in Champions League in un Milan-Viktoria Pilzen e che poi disputò tre match di campionato sempre con la maglia rossonera, è un interno di centrocampo dalle buone qualità tecniche in grado di proiettarsi con buona visione di gioco anche in attacco. Testimonianze è la rete messa a segno nel suo esordio in serie A nel match disputato a ‘San Siro’ contro l’Atalanta con l’allora numero 24 di Seedorf che riuscì a superare Consigli con un preciso destro rasoterra. Da lì l’interesse di qualche grande club europeo con il Benfica che spiazzò tutti con quell’offerta di sei milioni e qualche tifoso del Milan che storse il naso per la prematura cessione di quel giovane prelevato dalla Liventina nel 2009 e lasciato andare forse troppo presto.
Ora, con il giocatore che in queste ore sta atterrando in Sicilia per le visite mediche di rito con il suo nuovo club, si apre una nuova chance di mettersi in mostra nel nostro campionato magari guadagnandosi l’attenziona anche del ct della nazionle azzurra Conte. Per farlo però l’ex Milan è atteso da un girone di ritorno all’altezza delle aspettative con il Palermo che a centrocampo, dopo la cessione di Rigoni, necessita di tanta qualità in quella zona nevralgica. Oggi vedrà di sicuro da spettatore la gara contro la Fiorentina, da domani potrebbe già mettere nel mirino uno spezzone con il Verona.