Cinque prove di forza per Ballardini |E a gennaio sarà un altro Palermo

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18 Novembre 2015, 08:30

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PALERMO – Cinque partite prima di chiamare i rinforzi. Zamparini ha promesso un Palermo diverso nel mercato di gennaio, con Ballardini che ha pubblicamente richiesto un giocatore per ruolo, ma prima bisogna capire in che condizioni arriverà la squadra al nuovo anno. Poco più di un mese a disposizione per raccogliere quanti più punti possibili, con un solo match contro una squadra attualmente invischiata nella lotta salvezza. Non un tour de force, ma quasi. Anzi, se si analizzano solamente le prime due partite del nuovo corso, è senza dubbio un inizio di fuoco, ma non deve portare a decisioni affrettate o a nuovi cambi di rotta. Perché questo Palermo, come più volte ribadito dalla stessa società, va rinforzato.

Arrivare al 2016 con venti punti in saccoccia sarebbe l’ideale per presentarsi al tavolo delle trattative senza trovarsi con l’acqua alla gola. Vorrebbe dire chiudere il girone d’andata perfettamente in linea con le aspettative di inizio stagione e proseguire con la striscia di risultati che Iachini ha lasciato in eredità a Ballardini. Quattordici punti nei primi dodici turni di campionato sono esattamente gli stessi che il Palermo ha messo in classifica nella passata stagione, con un girone d’andata a dir poco sorprendente dopo un inizio da dimenticare. Adesso, pur avendo gli stessi punti, la classifica appare più corta, e di riflesso più pericolante.

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Per evitare di alimentare la spirale di pericolo bisognerà dare continuità all’ultima vittoria in campionato, ottenuta contro il Chievo. Impresa ardua, in casa di una Lazio che finora si caratterizza per essere una delle squadre più ambigue di questa Serie A. Sei vittorie e sei sconfitte per i biancocelesti di Pioli, che restano un enigma per il Palermo, nonché la prima di due avversarie sulla carta ingiocabili. Dopo la trasferta di Roma, infatti, i rosa ospitano una Juventus ancora in apparente difficoltà, ma in piena risalita stando alla classifica. Se la prima del Ballardini-bis si annuncia dura, la prima al “Barbera” col ritorno del tecnico romagnolo rischia di esserlo ancor di più.

Superato il doppio scoglio, il mare resta comunque agitato. Perché il campo di Bergamo è storicamente ostico per il Palermo, figurarsi se davanti a sé i rosa trovano un’Atalanta tra le più organizzate dell’ultimo decennio. Squadra rivelazione di questo campionato, alla pari del Sassuolo, i nerazzurri stanno vivendo un ottimo momento di forma, e in casa potrebbero non essere un avversario tanto docile da affrontare. Eppure è qui che il Palermo deve trasformare la propria stagione, se l’intenzione resta quella di non lottare semplicemente dalla salvezza. Si inizia da Bergamo e si prosegue col match casalingo col Frosinone, per poi chiudere il 2015 nella Genova sampdoriana. Una prova di forza per ritrovare il gioco ed arrivare a gennaio senza patemi. Dopodiché, sarà il mercato a decidere che Palermo vedremo a fine campionato.

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18 Novembre 2015, 08:30

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