Cronaca

Civico, il pronto soccorso torna Covid: è ancora emergenza

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11 Gennaio 2021, 12:43

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PALERMO- Il pronto soccorso del Civico torna Covid, naturalmente con i tempi tecnici che saranno necessari. Significa che la crescita dei casi in città è a un livello importante e che il solo ospedale ‘Cervello’, con la sua area d’emergenza, non può bastare a contenere il flusso dei positivi. Significa pure che il 118, da un certo momento che si presume non lontano, dirotterà al Civico soltanto i pazienti Covid, dopo averli prelevati. “Ora dovremo avviare una delicata fase di transizione – dice il primario del pronto soccorso, il dottore Massimo Geraci, il primo siciliano a ricevere il vaccino – e poi, a breve, andremo a regime soltanto con i casi dedicati al Coronavirus, secondo quanto previsto dal piano predisposto e coordinato dalla task force e già operativo a ottobre”. Verosimilmente, come è accaduto in passato, nessuno sarà ‘respinto’ e le situazioni di urgenza comunque pervenute saranno trattate, cercando di fare di necessità virtù. Una situazione, appunto, non semplice, considerato che i pazienti al pronto soccorso del Civico sono tanti e che ci vorranno, come si scriveva, i tempi tecnici per rimettere in moto una macchina che aveva funzionato e che funziona molto bene, pagando anche un costoso tributo di contagi, tra il personale. D’altra parte il contagio corre. Aggiornamento: la riconversione potrebbe slittare di qualche ora. Il pronto soccorso di Villa Sofia è oggetto di una poderosa sanificazione: è aperto, ma procede a un ritmo ridotto. Quando tornerà a pieno regime, si avvierà la riconversione del Civico.

L’ondata negli ospedali

Che si definisca terza ondata o seconda ondata bis, poco importa. Il dato di fatto è una rinnovata situazione di emergenza, come abbiamo scritto più volte. Stamattina, per esempio, i pazienti positivi in carico al pronto soccorso dell’ospedale ‘Cervello’ sono trentasei, per un indice di sovraffollamento del 180 per cento. Anche Villa Sofia, che sta curando tutti gli altri, scopre contagi in continuazione. Sempre qui, il primario del pronto soccorso, il dottore Aurelio Puleo, ha dichiarato: “Ormai un paziente su cinque è potenzialmente positivo. Abbiamo i filtri, i tamponi rapidi, quelli molecolari, a più riprese. La maggior parte di contagiati li riconosciamo prima e li trasferiamo. Ma qualcuno può scappare lo stesso”.

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L’allarme del sindaco Orlando

E che il contagio, a Palermo, sia tale da provocare la persistenza dell’allarme lo confermano le parole del sindaco Orlando: “Prima che sia troppo tardi, prima che si contino in Sicilia migliaia di morti, torno a chiedere al Governo nazionale di dichiarare la nostra regione Zona Rossa, individuando le necessarie misure per sostenere economicamente chi sarà inevitabilmente danneggiato. In attesa che questo avvenga, chiedo al Presidente Musumeci di provvedere a dichiarare Zone Rosse tutti i capoluoghi, che sono quelli più esposti, come dimostrano i dati di Catania, Messina, Palermo e Siracusa”.

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11 Gennaio 2021, 12:43

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