CATANIA – Continua a ritmi serrati il processo – battezzato Gisella – che vede alla sbarra boss, gregari e soldati del clan Nicotra. Per utilizzare il nome della malavita, i Tuppi di Misterbianco. Nell’aula bunker di Bicocca oggi sono stati sentiti i testi della difesa di Antonino Rivilli, considerato dall’accusa uno dei capi della cosca catanese.
L’avvocato Francesco Antille ha citato alcuni consulenti relativi alla situazione patrimoniale dell’imputato. L’obbiettivo del penalista è dimostrare che non c’è alcun fondo illecito alla base della realizzazione di alcuni immobili. In particolare sono stati esaminati i consulenti contabile e tecnico su redditi, prestiti e spese per la costruzione della casa.
Il Tribunale ha rinviato il processo al prossimo 11 marzo per il controesame del pm Marco Bisogni. E inoltre saranno ascoltati gli altri testi citati dalla difesa di Nino Rivilli.