PALERMO – Il caso è esploso prima con una lettera formale, poi con un intervento in consiglio comunale. Sta di fatto che la commissione Urbanistica di Sala delle Lapidi è finita al centro di un “caso”, con il presidente Antonio Rini (Fdi) che ha ufficialmente puntato il dito contro gli uffici e la mancanza di personale fisso che garantisca i lavori dell’organismo.
Una situazione che si trascina da tempo, ma che adesso è arrivata al culmine. “Sin dall’insediamento – scrive Rini in una nota inviata non soltanto agli uffici comunali, ma anche ai Revisori dei conti e all’Organismo indipendente di valutazione, cioè quello che determina i punteggi assegnati ai dirigenti – la commissione non ha potuto contare sull’assegnazione definitiva di personale verbalizzante”. In pratica la commissione cambia ogni giorno il personale, col risultato che è impossibile “garantire programmazione, efficienza e buon andamento dell’organo istituzionale”. Perfino il tentativo di individuare possibili impiegati “compatibili” con le circolari interne sul personale è andato a vuoto e così Rini nella nota punta il dito contro “la totale inadeguatezza” degli organi gestionali, annunciando la sospensione delle attività e perfino una segnalazione all’ufficio ispettivo della Regione.
Un caso che, come detto, oggi è finito anche in consiglio comunale dove si stava trattando del Piano triennale delle opere pubbliche, materia per l’appunto dell’Urbanistica. “Non si può mortificare il ruolo della commissione – ha detto in Aula Rini – che non è stata messa in condizione di esprimere un parere: a questo punto, sospendiamo le attività della commissione e faremo in consiglio quel lavoro propedeutivo che avremmo dovuto svolgere al Polo tecnico”.