Pd, voto palese al congresso in Sicilia: la risposta di Stumpo

Pd, il voto palese e la risposta di Stumpo: “Atto dovuto”

Si riunisce la Commissione regionale di garanzia
IL CONGRESSO DEM
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PALERMO – Il voto palese per l’elezione del segretario del Partito democratico in Sicilia è previsto dal regolamento congressuale regionale approvato nell’assemblea di Palermo del 27 gennaio, quindi la delibera che attua questa modalità di voto è “un atto dovuto e coerente”. Lo scrive Nico Stumpo, commissario per l’iter congressuale in Sicilia, nella sua risposta al deputato regionale Giovanni Burtone che ha presentato una diffida nei suoi confronti per le modalità con cui si sta svolgendo il congresso regionale Dem.

Pd, congresso regionale senza scheda

Tutto nasce dal regolamento congressuale approvato a gennaio sotto la spinta del segretario regionale Anthony Barbagallo e contestato dall’opposizione interna. Le nuove norme prevedono che nel caso in cui esista un solo nome in corsa per la segreteria regionale nei circoli si voti “a scrutinio palese”. Nessuna segretezza del voto, quindi, come prevede invece lo statuto nazionale del Partito democratico e come fa notare Burtone nel suo atto d’accusa.

La risposta di Stumpo a Burtone

Gli iscritti che partecipano al congresso, infatti, devono “dichiarare il proprio voto davanti al presidente e agli scrutatori di seggio”. Una regola ribadita da Stumpo nella sua quinta delibera che disciplina il congresso ma che è stata contestata da Burtone. Stumpo ricorda poi al deputato regionale catanese di essere stato nominato per il ruolo di commissario per il congresso del Pd Sicilia e che il suo compito è quello di “garantire il corretto svolgimento delle procedure nel rispetto del regolamento regionale approvato il 27 gennaio”.

Pd Sicilia, il voto nei circoli

Il congresso, intanto, va avanti con il quesito che, per quanto riguarda la segreteria regionale, si è trasformato in un referendum su Barbagallo. Tre le opzioni previste per i votanti: voto favorevole a Barbagallo, voto contrario o astensione. Scheda elettorale e consueta urna per garantire la segretezza del voto, invece, per le battaglie sulle segreterie provinciali e di circolo che si svolgono in contemporanea e che vedono in campo anche le candidature dell’area contraria al segretario uscente.

Barbagallo vota a Pedara

Barbagallo sabato mattina ha votato nella sua Pedara e si è poi dedicato alla campagna per i referendum dell’8 e 9 giugno. In serata incontro a Sciacca, a sostegno del candidato alla segreteria provinciale Giacomo Vivacqua e con accanto i parlamentari nazionali Giovanna Iacono e Peppe Provenzano, che firmarono il documento a sostegno della ricandidatura del segretario.

Congresso Pd Sicilia
Barbagallo vota a Pedara

Riflettori sui probiviri regionali

Oggi, domenica 18 maggio, è però il giorno della Commissione regionale di garanzia che dovrà esprimersi sulla regolarità dell’iter congressuale avviato da Stumpo. L’attesa è per la decisione dell’organismo presieduto dall’avvocato Filippo Marciante e che conta altri cinque componenti (due hanno lasciato l’incarico). Tre i ricorsi che hanno chiamato in causa la Commissione. Dal responso arriverà una prima risposta su vincitori e vinti della guerra che sta insanguinando il Partito democratico siciliano.


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