Pd, tensioni nei circoli| Denunciati “giochi sporchi”

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21 Ottobre 2013, 17:38

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CATANIA – Potrebbe essere solo la punta di un iceberg dalla base molto ampia. La sospensione delle operazioni di voto a Misterbianco nel primo week end di consultazioni elettorali del Partito democratico per scegliere il segretario provinciale in vista del congresso, potrebbe presto ripetersi in altri circoli. La questione delle tessere gonfiate, già denunciata da Giuseppe Civati venerdì scorso, e che ha trovato una mezza conferma in quanto accaduto proprio a Misterbianco, quando a presentarsi per il voto sarebbero stati anche ex tesserati nel Mpa, sta tenendo banco in queste ore nelle stanze del Pd.

La preoccupazione che, quanto denunciato da Concetta Raia, ovvero dell’esistenza di un’opa in corso per cambiare volto al partito, possa diventare presto realtà, infatti, sembrerebbe caratterizzare in queste ore i responsabili dei circoli e i componenti del direttivo democratico che, secondo i ben informati, non escludono la possibilità che i tesseramenti fasulli o in convivenza con altre, qualche volta opposte, realtà politiche, diventi prassi per le prossime giornate di voto. Sembra che già nel circolo di Picanello, che vede come segretario il neo eletto Gianni Villari, si siano presentati per votare in 180, di cui un centinaio con la tessera fresca di stampa.

“È vero – ammette Mauro Mangano, uno dei due candidati alla segreteria provinciale -ci sono signori delle tessere che si aggirano attorno a questo congresso. Oggi più che mai ribadiamo che il tesseramento è stato gestito in maniera opaca determinando un clima tutt’altro che sereno”.

Sotto accusa, però, sembrerebbe non tanto la presunta malafede di chi, per usare ancora le parole di Concetta Raia, “sta facendo operazioni di inquinamento del congresso con l’intento di fare una scalata ostile nel partito”, ma il regolamento che, da solo, legittimerebbe i cambi di casacca in corsa e renderebbe difficoltosa l’attività di controllo e di indagine preventiva. Proprio il regolamento del Pd, infatti, prevedrebbe non solo che chiunque possa tesserarsi in qualsiasi momento, ma che lo si possa fare anche ad operazioni di voto già iniziate. I controlli specifici da parte del segretario del circolo e dei componenti del direttivo sarebbero sì previsti, ma anche difficili da applicare proprio in virtù delle ampie maglie lasciate dalla possibilità di tesserarsi all’ultimo momento.

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Una differenza netta rispetto alla precedente ondata elettorale, quando si poteva prendere la tessera entro una certa data e non oltre, che qualche malalingua pensa sia stata studiata appositamente per creare problemi. “Garanti e Circoli lavorano in stretta collaborazione”, assicurano dagli ambienti democratici, ma il timore che possa saltare tutto rimane.

 

 

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21 Ottobre 2013, 17:38

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