Countdown per il ballottaggio |Faccia a faccia Barbagallo-Di Re

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03 Giugno 2014, 06:00

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Acireale – La prima “sfida” elettorale finisce al ballottaggio tra Roberto Barbagallo e Michele Di Re, sfida che si concluderà Sabato 8 e Domenica 9 Giugno quando i cittadini acesi torneranno alle urne. Nel frattempo si parla di apparentamenti e si completano le “squadre”. Presentati gli assessori designati – con la sorpresa di esponenti provenienti direttamente dalle liste dell’area democratica di Sebi Leonardi, nella lista di Michele Di Re – Livesicilia Catania ha incontrato i 2 candidati per un ultimo appello agli elettori e per ricordare, ancora una volta, i punti programmatici proposti per la città di Acireale.

Cosa ne pensa del risultato elettorale della scorsa settimana?

Roberto Barbagallo: “Sono molto soddisfatto. 9000 persone hanno scelto me ed il progetto di CambiAmo Acireale perché vogliono voltare pagina. Il ballottaggio darà definitivamente ad Acireale, una nuova guida politica e noi siamo pronti, se gli acesi lo vorranno, ad accettare questa sfida”

Michele Di Re: “Una grande attestazione di stima e di fiducia da parte della gente che ha creduto in un progetto civico, quello dei “30 per Acireale” che vuole andare avanti con convinzione, senza alcuna restrizione, aprendosi a tutte le forze politiche interessate al bene della comunità acese e raccogliendo ulteriore consenso tra quelle formazioni che hanno sostenuto la mia candidatura a sindaco. Le quasi 6400 preferenze espresse ci motivano ad affrontare con slancio, dedizione e profondo impegno l’ultimo step del ballottaggio per governare per un quinquennio Acireale, coniugando i verbi al “futuro”. Perché il passato è esperienza, positiva o negativa, ma se eletto, e con l’aiuto di chi avrà valutato positivamente il progetto di amministrazione cittadina, verremo giudicati per quello che faremo, per i segni che sapremo lasciare. Per farlo nel migliore dei modi, c’è bisogno dell’aiuto di tutti”.

Quali sono le differenze sostanziali tra la Sua proposta e quella del Suo “avversario” politico?

R .Barbagallo: “Il mio avversario ha detto di voler applicare nel pubblico il metodo di gestione della sua esperienza privata. Vorrei capire se è compatibile questo nuovo metodo con quello di coloro che hanno gestito la città sino ad oggi. Gli stessi che lo accompagnavano sul palco a chiusura di campagna elettorale. La vecchia amministrazione, ci lascia una città carente nei servizi essenziali e senza una identità. Io rappresento coloro, e sono tanti, che non si riconoscono in questa Acireale; Di Re, con rispetto parlando, é la continuità con il recente passato”.

M. Di Re: “ Ho sempre fatto appello all’esperienza del singolo, in base a criteri di valutazione che puntino a rimarcare ciò che nella propria vita ognuno dei candidati è riuscito ad ottenere, scommettendosi in prima persona, senza dover ricorrere a burattinai o prestanome. Il nostro progetto nasce civico e lo rappresenta un uomo che non ha mai avuto e non ha alcuna tessera di partito. Su quel progetto abbiamo avuto adesioni da subito, anche dai partiti. Bisogna coniugare l’entusiasmo con l’esperienza acquisita sul campo; quanto di meglio ciascuno di noi è stato capace di fare da “amministratore”, della propria Azienda o del condominio, e riportarlo in termini di metodo, di capacità innovativa, di semplificazione, nella quotidianità dell’azione amministrativa. Giudicheranno i cittadini le storie personali di ciascuno e valuteranno in quali mani sia più giusto lasciare la guida di Acireale”.

Perché Acireale dovrebbe scegliere la sua proposta di governo?

R. Barbagallo: ”Il mio programma mira a ridefinire l’identità cittadina, facendo in modo che la città sappia valorizzare le risorse già esistenti. Una città moderna deve avere un percorso naturalistico organizzato(la timpa, le chiazzette, la gazzena elevate a sistema), una proposta culturale(un museo civico e un cartellone di rassegne artistiche, musicali tutto l’anno), puntare sull’innovazione e sul lavoro(I-Cube). Voglio fare di Acireale la città della cartapesta e del divertimento, un luogo nel quale i nostri artigiani possano vendere le proprie opere(come i ceramisti a Caltagirone) ed i nostri giovani animare la movida notturna riappropriandosi delle botteghe sfitte del centro e facendone piccoli pub. La nuova programmazione europea rende economicamente sostenibile un progetto così ambizioso”.

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M.Di Re: “Perché il nostro vuole essere un impegno che parte dall’esperienza di chi, con successo, ha amministrato il privato e ora vuole mettere a disposizione della Città concretezza e progettualità, necessarie per gettare le basi per il sospirato rilancio di Acireale. Facendo tesoro delle esperienze, unendo a ciò anche la speranza e la voglia di non mollare, così come la proverbiale caparbietà della nostra gente. Da questa Acireale si può ripartire. Da chi non teme di mostrare il coraggio della vera novità, la serietà nel parlare con la gente e la reale voglia di far concretamente il bene della Città”.

Quale sarà la prima cosa da fare come sindaco di Acireale?

R. Barbagallo: “Affronterò le emergenze che ci ha lasciato la precedente amministrazione: riorganizzazione della macchina amministrativa, verde abbandonato, differenziata ai minimi termini, mobilità che stenta, arredo urbano carente e molto altro. Ad Acireale purtroppo, non si è fatto,in questi anni,neanche l’ordinario”.

M.Di Re: “Nel corso dell’intera campagna elettorale abbiamo parlato di progetti, di iniziative di proposte concrete e realizzabili sia a lungo che a medio termine. Ora è giusto impegnarci sul programma di amministrazione cittadina dei primi cento giorni, a partire dal ripristino della circolazione veicolare all’interno della Piazza Duomo e la riapertura al traffico della corsia centrale. Non meno importante è la riapertura dei sentieri della Timpa e la cura del verde pubblico, assieme alla costituzione di uno staff di personale idoneo all’accompagnamento turistico per la visita guidata del centro storico della Città. Ci siamo già espressi in maniera determinata sul tema “raccolta differenziata”: bisogna partire subito con un sistema di differenziata che preveda l’apertura dell’isola ecologica e la sperimentazione di un servizio porta a porta nelle zone dove è già attiva questa metodologia di raccolta. E poi ancora l’esecuzione di un piano di intervento per la manutenzione dell’impiantistica di pubblica illuminazione e della pavimentazione stradale, oltre all’attenzione costante sulla manutenzione degli impianti sportivi ed il potenziamento del sistema di video-controllo per una maggiore sicurezza cittadina”.

 Il Suo appello agli elettori che tra poco torneranno alle urne?

R. Barbagallo: “Chiedo agli elettori di votare un progetto, di preferire la discontinuità e coloro che possono interpretarla. I miei avversari mi dipingono spesso come “l’uomo debole, il signor nessuno, l’uomo d’apparato”. Non sono nulla di tutto ciò e, se eletto, mi assumerò la responsabilità politica e morale dinnanzi agli acesi di testimoniare il cambiamento. Non mi piace urlare in campagna elettorale, mi hanno insegnato l’etica della parola e di promettere solo ciò che è realmente realizzabile. L’8 ed il 9 Giugno, la mia Acireale può voltare pagina”.

M.Di Re: “Che il ritorno alle urne sia motivato pienamente dalla scelta di un’espressione che per l’amore della città ha scommesso il suo volto, il suo nome, di chi nella sua vita è riuscito a portare avanti, con successo e determinazione i suoi progetti. I cittadini devono riappropriarsi della voglia di decidere cosa fare e come farlo, per la propria Città. Altri, tutt’altro che “nuovi”, proveranno a contrabbandare il vecchio come nuovo e accuseranno noi di essere “continuità” col passato. Gli Acesi non ci cascheranno, come non ci sono cascati in questo primo turno. L’ultimo sforzo, per costruire insieme una Acireale sempre migliore”.

 

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03 Giugno 2014, 06:00

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