Contratti falsi agli immigrati |In nove ai domiciliari VIDEO - Live Sicilia

Contratti falsi agli immigrati |In nove ai domiciliari VIDEO

Divieto di dimora per il punto di riferimento della comunità Tamil nel capoluogo. I NOMI

Palermo, blitz di polizia e finanza
di
2 min di lettura

PALERMO – La polizia di Palermo e la guardia di finanza di Palermo, su disposizione del giudice per le indagini preliminari Nicola Aiello, ha eseguito nove arresti e numerose perquisizioni per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le indagini, durate 2 anni, hanno portato alla luce un’articolata rete di professionisti, titolari di Centri di Assistenza fiscale ed altre persone compiacenti che procuravano a soggetti extracomunitari, dimoranti nella provincia di Palermo, i permessi di soggiorno o il loro rinnovo attraverso dichiarazioni dei redditi con dati fittizi o falsi contratti di lavoro. Tra i soggetti destinatari delle misure cautelari il riferimento per la comunità Tamil di Palermo, attivo nel panorama politico palermitano quale membro della Consulta delle culture presso il Comune di Palermo. Imposto anche un divieto di dimora nel capoluogo siciliano.

Gli immigrati, provenienti anche da regioni differenti e in alcuni casi residenti all’estero, attraverso un passaparola all’interno delle singole etnie arrivavano a Palermo e comunicavano ai professionisti la loro necessità di avere una dichiarazione dei redditi ‘ad hoc’ per il raggiungimento della soglia minima di reddito prevista per proseguire il loro soggiorno in Italia. In alcuni casi il “reddito buono” veniva richiesto telefonicamente.

Nel corso dell’operazione Immigratis contro il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina sono finiti agli arresti domiciliari Gesualdo Meli, Antonino Di Majo, Gianfranco Ficano, Francesco Noto, Antonino Pisciotta, Paola Giannetto, Antonino Russo, Marco Celani e il poliziotto dell’ufficio immigrazione Salvatore Giacobbe che sfruttava le sue entrature in Prefettura ed è il marito della titolare di un Caf di Castelvetrano. Per Thayaraj Arulnesan, membro della Consulta delle culture del Comune di Palermo e a sua volta titolare di un Caf, il gip ha disposto il divieto di dimora nel comune di Palermo e obbligo di presentazione all’ufficio immigrazione della questura per tre giorni a settimana. Altri otto indagati non sono stati raggiunti da misura cautelare. Sono accusati a vario titolo di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di violazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero.

ASCOLTA LE INTERCETTAZIONI


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI