15 Febbraio 2019, 16:10
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PALERMO – Per Alessandro Aricò, capogruppo di Diventerà Bellissima, è la “Finanziaria migliore possibile”. Per Antonello Cracolici è “la finanziaria regionale più inutile della storia siciliana”. Ma cosa c’è dentro la manovra approvata nella notte a Sala d’Ercole? Di certo non moltissimo, vista la scarsezza delle risorse e il macigno del disavanzo da colmare. Alla fine, qualcosa si è salvato dall’abisso di lacrime e sangue, grazie allo spostamento di alcune risorse dal collegato che hanno limitato i tagli. Ecco in sintesi le misure approvate.
Fondi rimpinguati nella notte
Tra le voci i cui capitoli di bilancio vengono ripristinati, i forestali, a cui vanno più di 53 milioni di euro; i fondi per il trasporto pubblico locale, 48 milioni di euro; nove milioni di euro ciascuno per i capitoli relativi ai Pip e all’Esa. Poi, sette milioni di euro per i precari, due distinti finanziamenti da 8 milioni e mezzo e da 11 milioni ai consorzi di bonifica e due milioni di euro alle attività sportive.
Rimpinguati anche i fondi dei capitoli di bilancio relativi agli enti colpiti maggiormente dai tagli. Le somme più sostanziose vanno ai vitalizi per i malati di talassemia (2.151.469), agli enti regionali per il diritto allo studio (2.400.000), al Fondo unico regionale per lo spettacolo (1.600.000), alla propaganda di prodotti siciliani (1.532.044), al Teatro Massimo Bellini di Catania (1.400.000). Un milione di euro per i percorsi dell’obbligo scolastico e un milione di euro per le spese di ricovero dei minori in detenzione. Fondi anche per le scuole paritarie, le sedi distaccate delle università, le associazioni dei non vedenti, l’istituto zootecnico (anche per il personale, e sono recenti le assunzioni dei dipendenti ex Aras) e l’istituto per l’incremento ippico di Catania, per l’Istituto della vite e degli oli, per il consorzio della ricerca sulla filiera casearia.
Irca ed enti regionali
Un articolo approvato prevede la nascita dell’Irca per incorporazione di Ircac e Crias. La novità è stata contestata dalle opposizioni. Sbloccato un fondo di 85 milioni di euro per l’Irfis per agevolazioni al credito in favore delle imprese. Passa l’aumento del numero dei componenti dei cda degli enti regionali, da tre a cinque.
Soldi all’Amat
Arrivano quattro milioni per l’Amat, la partecipata del comune di Palermo che si occupa di autobus e tram.
Precari
I precari degli enti in dissesto che non possono essere stabilizzati possono passare in Resais. Passa anche una norma interpretativa per superare un parere della Corte dei conti che aveva bloccato le stabilizzazioni dei Comuni nei precari. In questo modo il processo dovrebbe ripartire in tutti i Comuni.
Demanio ed Ersu
Un articolo approvato prevede che “le nuove concessioni demaniali della costa possono avvenire solo con procedure di evidenza pubblica”. Approvata la norma che porta a tre il numero dei rappresentanti degli studenti nei cda degli Ersu (Enti per il diritto allo studio).
L’Orchestra
Sala d’Ercole dà il via libera all’Orchestra del Mediterraneo. La norma però esce diversa da come era stata varata in commissione. Non è previsto, infatti, che ci sia un apposito Cda. Si autorizza la Fondazione Federico II a organizzare dei concerti nell’area del Mediterraneo.
Famp
Ok all’aumento dal 2019 del Famp, il fondo per il salario accessorio dei dipendenti regionali che era sbloccato fino al dicembre 2020.
Turismo rurale
Passa la norma che consente ai parchi regionali di disciplinare le attività sul turismo rurale, agriturismo e bed & breakfast.
Riscossione e Irfis
Approvato l’articolo che apre alla possibilità di creare una nuova società di riscossione mettendo in liquidazione Riscossione Sicilia. Questo nel caso in cui non si trovi un accordo con le Agenzie delle entrate per il passaggio di competenze e personale di Riscossione entro la fine dell’anno. Sbloccati poi circa 80 milioni di euro di Irfis che potranno andare alle imprese siciliane.
Contributi ed esenzioni
Una norma concede contributi per due anni alle famiglie che adottano bambini. Via libera anche alle agevolazioni fiscali per le strutture dedicate alla nautica da diporto, all’esenzione del bollo auto dal 2019 per chi acquista auto elettriche, alla vendita dei capannoni delle aree ex Asi con procedura di evidenza pubblica e all’utilizzo nei musei dei lavoratori Asu. Stop alla modifica delle aliquote Irpef: era prevista una riduzione per gli stipendi più bassi e un aumento per le fasce retributive medie e alte.
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15 Febbraio 2019, 16:10