La Corea del Nord ha testato un missile balistico intercontinentale: lo ha reso noto il presidente sudcoreano Moon Jae-in, esprimendo disappunto al termine della riunione del Consiglio sulla sicurezza nazionale, “per la violazione della moratoria autoimposta da Pyongyang” sui test e delle risoluzioni Onu. La mossa del Nord cade nel giorno in cui la Nato si riunisce a Bruxelles con il presidente Usa Joe Biden e con l’inconsueta presenza del premier nipponico Fumio Kishida, il cui ministero della Difesa ha detto che il missile sarebbe caduto a circa 170 km dalle coste di Aomori, nella zona economica esclusiva (Zee) giapponese.
“Il più potente dal 2017”
La nuova provocazione del regime nordcoreano giunge a ridosso di un’importante data, quella del 15 aprile, che celebra i 110 anni dalla nascita del fondatore dello stato, Kim Il Sung, nonno dell’attuale leader Kim Jong Un. La Corea del Sud ha effettuato un ciclo di lanci di missili “strategici” da terra, mare e aria in risposta al test del vettore balistico intercontinentale fatto nel pomeriggio dalla Corea del Nord, il più potente dal 2017: lo riferisce il Comando di Stato maggiore congiunto di Seul.