PALERMO – Viviamo ancora la settimana del post Sassuolo, con la scoppola subita a Reggio Emilia che ha messo in crisi la panchina di Eugenio Corini con i seguenti summit ad Aiello del Friuli fra il patron Zamparini il tecnico e il nuovo ds Salerno che hanno portato alla riconferma dell’ex capitano rosanero, e già si ragiona su quanto tempo avrà a disposizione l’allenatore del Palermo per scongiurare la prospettiva di una nuova graticola. L’intervento del direttore sportivo ha infatti prolungato la vita di Corini sulla panchina dei siciliani, su cui già aleggiavano vari nomi fra i quali quello di Davide Ballardini, fino alla sfida del 5 febbraio contro il Crotone in casa anche se spetterà al bresciano confermare la fiducia riposta dall’ex dirigente di Cagliari e Leeds. Il calendario che attende i rosanero nelle prossime sfide di campionato non è infatti per nulla amico.
La sfida di domenica al ‘Barbera’ contro la lanciatissima Inter di Stefano Pioli rappresenta infatti la prima montagna che difficilmente il gruppo rosanero riuscirà a superare indenne. Nonostante la riconferma del tecnico, e il recupero di qualche elemento della rosa, i nerazzurri restano un avversario fuori portata per Diamanti e compagni, a maggior ragione per una squadra che in piena zona retrocessione che fino ad ora non ha mai centrato un successo fra le mura amiche. L’uomo in più di Corini ancora una volta potrebbe essere rappresentato dal tifo rosanero ma, anche in questo caso, una grossa fetta dei sostenitori organizzati della curva nord farà mancare il proprio appoggio proprio dalla gara contro l’Inter per dissenso nei confronti dell’immobilismo dimostrato dalla società fino a questo momento.
Quello stesso immobilismo che l’allenatore si aspetta venga abbandonato, specialmente sul mercato, in questi primi giorni sotto la gestione Salerno con cui l’allenatore di Bagnolo Mella ha immediatamente instaurato un ottimo rapporto di collaborazione chiedendo al più presto almeno tre rinforzi: un centrale difensivo, un attaccante e un portiere d’esperienza. Se contro l’Inter questa richiesta sembra alquanto proibitiva, se non impossibile, da realizzare quantomeno già dalla gara successiva col Napoli al ‘San Paolo’ Corini si aspetta di vedere a Boccadifalco almeno un volto nuovo utile alla causa salvezza. Qualunque dovesse essere il risultato anche contro i partenopei di Sarri, proiettati verso una sfida al vertice con la Juventus capolista, l’allenatore e la società si attendono in ogni caso segnali di crescita dal punto di vista del gioco espresso e a livello di solidità difensiva, vero tallone d’Achille di questa squadra.
Se Corini riuscirà poi addirittura nell’impresa di cavare dalle due sfide proibitive dei punti allora la dirigenza rosanero s’impegnerà in tutti i modi per accontentare il proprio tecnico al disperato assalto di quell’ultimo posto utile per la serie A, al momento occupato dall’Empoli e distante otto punti. Al contrario, con due risultati pesanti e negativi sulle spalle nelle prossime due settimane, la sfida di bassa classifica col Crotone diventa dunque l’ennesimo spartiacque di una stagione dall’epilogo già scritto. Un match che anche con un successo, come d’altronde ha insegnato la storia dei recenti esoneri del patron friulano, potrebbe non bastare a Corini per salvare la terza volta la sua panchina. In quel caso, ragionando nell’ottica di un altro ribaltone in panchina, il nome di Ballardini resta sempre in stand-by per tentare un ultimo disperato tentativo o traghettare la squadra in serie B.