PALERMO – Parola ad Eugenio Corini. L’allenatore del Palermo è intervenuto in conferenza stampa per parlare della sfida di domenica 4 dicembre allo stadio “Vigorito” contro il Benevento. Nuovo scontro diretto in chiave salvezza per i rosanero, provenienti da due sconfitte consecutive che hanno visto annullare il vantaggio ottenuto nelle precedenti giornate.
Il tecnico rosanero ha iniziato parlando delle condizioni dei giocatori in partenza per la Campania: “Saric ha svolto lavoro differenziato, è convocato ma non sarà disponibile per la gara contro il Benevento. Contiamo di recuperarlo già per la partita contro il Como. Vido ha avuto un problema prima del Venezia, ha fatto una prova nel riscaldamento pre-partita ma ha avvisato fastidio e non si è reso disponibile. Oggi ha fatto rifinitura insieme al gruppo, di conseguenza è convocato e disponibile. Gomes è stato vittima di un attacco di gastroenterite, oggi non si è allenato ma viene con noi e dovrebbe essere disponibile”.
“Le ultime due sconfitte hanno fatto male ma la squadra ha lavorato sempre con intensità – continua Corini – non siamo stati premiati nei risultati. La voglia di stare dentro le partire c’è e l’ho vista anche in settimana, ogni partita può essere una risorsa per ripartire. Gomes è diventato molto importante per noi, non è solo un incontrista perché dà velocità e qualità al nostro gioco. Abbiamo lavorato in settimana per vederlo in un ruolo diverso, avremo tre partite in pochi giorni e recuperando Saric stiamo lavorando a più soluzioni tra le quali Stulac insieme a Gomes”.
PRESSIONE E FASE OFFENSIVA
L’allenatore di Bagnolo Mella, nel corso della conferenza, si è soffermato sulla potenziale pressione che può avere la squadra dopo due sconfitte consecutive: “La pressione c’è sempre, anche quando vieni da una vittoria. Bisogna sapere stare dentro le difficoltà, non ci siamo esaltati dopo i quattro risultati utili e non dobbiamo deprimerci adesso. Nelle ultime due gare potevamo non dico vincere ma fare risultato positivo, con il Venezia mi prendo le mie responsabilità ma non è stata solo colpa nostra perché alcune dinamiche hanno condizionato la partita”.
“Nei quindici minuti finali di primo tempo loro hanno giocato meglio – ha affermato Corini ritornando alla gara contro il Venezia – riguardando la partita più volte ho visto che la squadra c’era ed eravamo in avanti con tanti uomini. Di Mariano ha sempre lavorato vicino a Brunori senza mai scendere sulla linea difensiva, Valente ci dà una grande mano in entrambe le fasi facendo quello che deve fare. La squadra ha combattuto sempre e nonostante qualche limite continua a farlo con grande intensità”.
Corini ha poi proseguito parlando del gioco tra le linee e dei potenziali interventi che possono arrivare nel mercato invernale: “L’attitudine di Brunori è la ricerca dello spazio, abbiamo l’idea di giocare anche tra le linee con Di Mariano e so cosa Floriano può darmi a partita in corso. Dobbiamo trovare l’equilibrio giusto per essere più qualitativi, anche forzando determinate cose a partita in corso. Mercato? C’è un confronto costante con la società, sappiamo come e dove lavorare ma il mercato è lontano e dobbiamo fare il meglio possibile in queste gare che verranno”.
RENDIMENTO IN TRASFERTA E STULAC
A pesare, nel percorso finora poco positivo del Palermo, un rendimento in trasferta deficitario con un solo successo in casa del Modena: “Ogni partita è una risorsa, giocare in casa soprattutto a Palermo è sempre un vantaggio ma abbiamo dato dei segnali anche in trasferta. Il fattore casalingo nelle ultime partite è venuto un po’ meno ma dobbiamo fare risultato a prescindere da dove giochiamo. Ho parlato con Brunori, per me rimane il nostro rigorista e se c’è un problema è lui che deve venire da me per perché per me che sono stato rigorista non c’è alcun problema”.
“Stulac ha sempre avuto un atteggiamento professionale – ha proseguito il tecnico di Bagnolo Mella in merito al centrocampista sloveno – ma nell’equilibrio della squadra ho fatto una scelta differente di natura tattica. Con l’assetto attuale possiamo andare più vicini al risultato, si è visto dopo la Ternana un cambio nel modo di interpretare il modulo. Stulac è un giocatore qualitativo ma tutti devono lavorare, in questo calcio ormai molto fisico, anche in fase di non possesso e ci sta lavorando. Lo ritengo una risorsa e lavoro per capire in queste tre gare come e dove inserirlo”.
Un’ultima chiosa, infine, sui giocatori finora poco impiegati e sul momento del Benevento di Cannavaro: “I giocatori sono tutti dentro al progetto anche chi ha giocato poco, in queste cinque partite devono dare tutti il massimo per trovare il proprio spazio. Li vedo tutti coesi e devono prepararsi tutti al meglio. Il Benevento nell’ultimo periodo si è ripreso facendo risultati importanti, è stato costruito per un campionato diverso da quello che sta dicendo il campo e ha caratteristiche importanti. E’ una squadra in salute, dovremo fare una grande prestazione e non conta che hanno vinto una sola partita in casa”.