Corso Martiri, progetto in Consiglio |Palmeri: “Pronti a iniziare i lavori”

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13 Luglio 2015, 19:01

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CATANIA – Potrebbe essere il momento della svolta. Quella che una città intera attende da quasi sessant’anni. Quella che servirebbe a cicatrizzare la ferita aperta dalle ruspe nel lontano 1954 e ancora lì, sanguinante, purulenta e infetta. Corso Martiri della Libertà, che la popolazione anziana ricorda al passato e che quella attuale ha sempre immaginato al futuro, un fantomatico futuro, potrebbe finalmente rinascere a nuova vita. È attesa per questo pomeriggio, la seduta del Consiglio comunale durante la quale verrà illustrato il progetto di riqualificazione dell’area, già anticipato dall’amministrazione e dallo studio Cucinella.

Un passaggio che non comporta votazione – si tratta solo di una presa d’atto – ma che il sindaco Bianco ha voluto ugualmente per coinvolgere i rappresentanti dei cittadini, dopo che gli stessi erano stati esclusi dalla firma dell’accordo transattivo nel 2008 da parte dell’allora commissario Vincenzo Emanuele, in quello che, se tutto andrà come sperato, dovrebbe diventare uno dei più grandi cantieri del Sud Italia. Subito dopo la presa d’atto, e a meno di cambiamenti dell’ultimo minuto, si dovrebbe infatti procedere con la progettazione definitiva con il rilascio delle prime autorizzazioni urbanistiche.

“Siamo nella fase più avanzata a cui si sia mai arrivati nella storia della Città”, afferma Enzo Bianco, a cui fa eco Aldo Palmeri, amministratore delegato dell’Istica-Cecos, una delle società che dovrà realizzare il nuovo Corso dei Martiri, che spiega a LivesiciliaCatania i prossimi passaggi. “La procedura sta andando avanti secondo i piani – assicura Palmeri. La presentazione al senato cittadino è stata voluta dall’amministrazione che ha coinvolto il Consiglio per una presa d’atto – prosegue – ma siamo arrivati alla progettazione definitiva delle opere di urbanizzazione e del parco urbano, e ai progetti preliminari per quanto riguarda la parte dei privati”.

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Un lungo passo avanti, dunque, anche se ancora non è chiaro quando i cantieri veri e propri apriranno i battenti. “Le prime opere da fare sono quelle di urbanizzazione – continua Palmeri – e bisogna capire se verranno assegnate dopo una gara a evidenza pubblica. Nel qual caso, ci vorranno i tempi tecnici. Dipende – sottolinea – dalla procedura che la legge ci imporrà”. Passerà del tempo, insomma, prima che si possa stabilire una data e che le ruspe possano iniziare a disegnare il nuovo volto di una delle aree più pregiate della città.

Ma il dado sembra tratto definitivamente. “Una volta completate le opere di urbanizzazione – continua Palmeri – si inizierà la realizzazione della parte privata, che procederà in parallelo”. L’ad di una delle società che possiedono i terreni è particolarmente ottimista. “Fino a ora abbiamo rigorosamente rispettato i termini – afferma: il lavoro non è stato semplice e siamo arrivati alla progettazione definitiva”. Rimane da stabilire come il mercato reagirà, ma anche in questo caso Palmeri sembra mantenere un atteggiamento do ottimismo . “La tendenza generale, al di là del mercato – ci dice – è quella di riappropriarsi della città. Lo scenario è positivo, il tessuto urbano sarà in linea con domanda crescente di rivivere e riappropriarsi della città. Insomma, la valorizzazione è in tendenza con la nuova linea di azione e di rigenerazione e io sono ottimista per principio. Dobbiamo cambiare verso alla filosofia siciliana – conclude – che non si possa fare nulla. Si può e di deve”.

 

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13 Luglio 2015, 19:01

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