31 Ottobre 2020, 18:23
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CATANIA – Centro storico blindato per la manifestazione organizzata da più sigle della ristorazione e degli ambulanti, che protestano contro le misure del Dpcm del premier Giuseppe Conte. In piazza Università si sono dati appuntamento ristoratori, paninari, sommelier e cuochi. “La vera emergenza è questo governo”, si legge in uno striscione.
19.45. La piazza si svuota e la manifestazione va verso la conclusione. Restano le bandiere siciliane.
19.30. I ristoratori hanno presentato una piattaforma di proposte per Conte LEGGI QUI
Ore 19.19. Prima delle 19 ci sono alcuni alcuni botti in via Di Sangiuliano. Da fonti di LiveSicilia sarebbero stati esplosi dei petardi da alcuni soggetti a bordo di un veicolo, forse a due ruote.
Ore 19.16. “Stiamo vicini alle partite iva. Stiamo vicini ai lavoratori colpiti dalla crisi causata dall’emergenza pandemica. Stiamogli vicino se no rischiamo di avere un aumento dei suicidi”, è l’allarme lanciato dal palco. Ed ancora: “Poi, quando sarà troppo tardi non ci stupiamo di quando troveremo un imprenditore impiccato all’interno del suo bar”.
Ore 18.56. “Oltre un’emergenza sanitaria, c’è un’emergenza economica. Ci devono assicurare il nostro”, dice ancora Vasta.
Ore 18.54. Orazio Vasta dedica un momento per ricordare “i pescatori di Mazzara del Vallo sequestrati in Libia”. E poi si rivolge ai negazionisti: “Vorrei ricordare che ci sono malati di coronavirus e ci sono anche molte vittime”.
Ore 18.53. Una mamma dal palco: “Vogliamo solo la libertà, per noi e per i nostri bambini”.
Ore 18.50. Gli organizzatori invitano i partecipanti a distanziarsi e mettere le mascherina. Ma ci sono alcuni cori di “negazionisti”.
Ore 18.49. Dal palco la sfida a Conte: “Non chiudete. Facciamolo tutti insieme. Siamo stanchi di non essere considerati come lavoratori”.
Ore 18.38. Sul palco si susseguono gli interventi dei manifestanti che urlano contro le misure previste dal Dpcm.
Ore 18.37. In centinaia stanno affollando piazza Università, dove vi è la Polizia a vigilare che la manifestazioni proceda senza disordini.
Ore 18.34. In piazza anche i titolari delle palestre. “Noi abbiamo promosso una petizione che ha già raccolto 120 mila fermi. La chiusura doveva essere per tutti. Non ci possono essere lavoratori di seria A e di serie B. Oggi siamo qui ad aspettare i ristori promessi dal Governo”.
Le sigle presenti sono Fipe-Confcomercio, Confcomercio Catania, associazione ristoratori fipe-Confcomercio, Fic (federazione Italia cuochi), Federazione italiana pizzaioli, Associazione Siciliana Sommelier e Degustatori, Silb (sindacato italiano sale da ballo), Aibes (associazione italiana Barman e sostenitori), SIB( sindacato italiano balneari) Co.na.l.s ( coordinamento nazionale locali serali) Chioschi, Paninari, Operatori di Sala della ristorazione, addetti alla sicurezza.
Insomma si tratta delle categorie maggiormente colpite dalla stretta del governo per contenere l’epidemia da Covid-19. Le perdite economiche stanno portando molte attività a chiudere o fallire. Disperazione e rabbia sono le componenti di una protesta che comunque promettono – gli organizzatori – “sarà pacifica”.
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31 Ottobre 2020, 18:23
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