Stamattina, nella Terapia intensiva Covid dell’ospedale ‘Cervello’ di Palermo, diretta dal dottore Baldo Renda (nella foto), c’erano otto pazienti: sei non vaccinati e due vaccinati. I numeri in rianimazione tra decessi e nuovi ingressi sono particolarmente fluttuanti. Ma dicono una prima verità: i ricoveri sono calati rispetto al precedente controllo effettuato da LiveSicilia.it. Una settimana fa i ricoverati erano tredici. Il primario Renda spiegava, dalla sua trincea: “Non posso dire quando comincerà la famosa convivenza pacifica con il virus. L’orizzonte di un mese, nel senso dell’impegno che avremo, mi pare verosimile. Almeno un mese ancora così. E poi tireremo le somme”. Vedremo se questo calo sarà confermato o se rimarrà un dato isolato. E, appunto, fluttuante.
Chi sono i pazienti in rianimazione
Degli otto del ‘Cervello’ presi in considerazione, sei sono, dunque, non vaccinati. I due vaccinati vengono derubricati alla voce ‘positivi’. Hanno un grave problema di salute, ma non sono stati i sintomi del Covid a portarli in ospedale, nella zona delle emergenze. Dal punto di vista del virus sono quasi indenni, secondo le informazioni che abbiamo raccolto. I non vaccinati sono tutti over 65.
Il rapporto del Dasoe
Un dato – quello della prevalenza persistente dei non vaccinati in corsia – confermato dalla nota allegata all’ultimo rapporto del Dasoe, il Dipartimento che segue la pandemia in Sicilia: “Circa tre quarti dei pazienti in ospedale nella settimana di riferimento (7-13 febbraio) risultano non vaccinati o con ciclo incompleto”. Vediamo nel dettaglio questi numeri drammatici. Nella tabella che qui riproduciamo, tratta dal report, la verità appare ancora una volta lampante. In Sicilia ci sono 172 ricoverati vaccinati con ciclo completo (160 in un reparto ordinario, 12 in terapia intensiva), 194 con ciclo incompleto (178-16) e 1182 non vaccinati (1096 in area medica, 86 in terapia intensiva). E bisogna considerare che molti vaccinati risultano ‘soltanto positivi’ secondo lo schema che abbiamo indicato.
Ma il Covid circola
Il Covid comunque circola, come sottolinea anche quel rapporto. E lo confermano le ultime notizie. Tra l’Unità di terapia intensiva respiratoria del ‘Cervello’ (l’Utir, che è diversa dalla terapia intensiva) e il reparto di Malattie infettive ci sono circa cento ricoverati.