Da Catania a Caltagirone all’Etna |Le tappe della provincia etnea

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06 Maggio 2018, 06:12

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CATANIA – Catania si tinge di rosa anche in questo 2018 e lo fa con due tappe del 101° Giro d’Italia. Dopo la fortunatissima scalata al Rifugio Sapienza dello scorso maggio, quest’anno la corsa a tappe più appassionante d’Italia avvolgerà diverse province sicule col suo inconfondibile colore rosa e una passione che si rinnova di chilometro in chilometro.

Si parte martedì 8 maggio quando il gruppo lascerà la centralissima Via Vittorio Emanuele – punto di partenza – per proseguire lungo la Via Etnea e terminare la passerella a Gravina, dove verrà dato il via ufficiale alla gara, al chilometro 0. Poi San Giovanni Galermo, Misterbianco, San Giorgio, Fontanarossa e via in direzione Lentini, una toccata e fuga nella provincia di Ragusa per tornare immediatamente in territorio catanese e dirigersi a Caltagirone.

Un arrivo non semplice, con gli ultimi 1000 metri in salita e con pendenze che arrivano a toccare il 12%, segnerà la fine di una tappa molto impegnativa per il gruppo visto il percorrimento di una lunga serie di saliscendi e di una zona geografica dove le raffiche vento potrebbero portare alla formazione dei famosi ventagli: tanto affascinanti per i telespettatori quanto sanguinosi per i ciclisti.

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Dopo la seconda tappa, in cui la carovana partirà da Agrigento per arrivare nella bellissima Valle del Belice, attraversando il comune di Sciacca, la provincia catanese torna protagonista del Giro e lo fa con la tappa regina della prima settimana di corsa, quella dell’arrivo da Mamma Etna. 164 chilometri di passione pura che scorterà i protagonisti fino a Paternò e Ragalna dove inizierà l’ascesa al Vulcano.

Versante inedito in questo 2018, con l’arrivo posizionato nei pressi dell’Osservatorio astrofisico e una strada che, per caratteristiche, promette spettacolo. 15 chilometri in salita che, attraverso la Strada Milia, si inerpica su rettilinei infiniti dalle pendenze impegnative con una media di oltre il 6% e punte massime che toccheranno il 15%. Il caldo, la scarsa vegetazione e la poca strada sulle gambe dei grandi favoriti saranno le grosse incognite di questa tappa dove l’importante sarà salvare la gamba più che creare distacchi lungo una salita cattiva e che non perdona i fuorigiri.

 

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06 Maggio 2018, 06:12

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