Da Mondello all’evergreen via Imera | Nuovi nubifragi, soliti allagamenti

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11 Settembre 2017, 13:23

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PALERMO – Dalle fiamme all’acqua. Un’emergenza senza fine per i vigili del fuoco, che dopo gli incendi che hanno devastato mezza Sicilia nei mesi estivi, hanno già dovuto far fronte ai danni e a i disagi provocati da un nubifragio violentissimo che si è abbattuto sul capoluogo siciliano. Una notte terribile, con allagamenti da un capo all’altro della città, alberi crollati, auto schiacciate da tronchi enormi, cartelloni pubblicitari abbattuti dal vento, tetti scoperchiati, voli cancellati all’aeroporto di Punta Raisi. Ma soprattutto, strade trasformate in fiumi con decine di automobilisti impantanati e letteralmente intrappolati nei propri mezzi.

Prima le forti raffiche di vento, poi la pioggia e la grandine di dimensioni mai viste a Palermo. I cittadini si sono svegliati nel cuore della notte con la sensazione di trovarsi al centro di un vortice di grossi sassi. Un incubo cominciato intorno all’una, con il livello dell’acqua che per le strade di Palermo ha superato in alcuni casi anche un metro di altezza. Un nuovo nubifragio con vecchi problemi. Anzi, vecchissimi. Al punto che di fronte ad ogni allerta meteo che riguarda anche il capoluogo siciliano, i palermitani (e anche i vigili del fuoco) sanno ormai bene ciò che li aspetta.

L’ironia, ieri, si è trasformata in paura nel giro di poche ore. Di pomeriggio molti utenti parlavano sui social network della necessità di “muoversi con un gommone”, altri di “noleggiare una barca per percorrere viale Regione Siciliana”. Dopo l’una di notte, specie chi si trovava in strada, se l’è vista brutta. Ed ha sperato di riuscire a tornare a casa sano e salvo. Una distesa d’acqua ha coperto l’asfalto del sottopasso di piazzale Einstein, raggiungendo i cinquanta centimetri in alcuni tratti. Disagi anche nel sottopassaggio di viale Lazio, dove gli automobilisti hanno arrestato la propria corsa attendendo terrorizzati la fine del temporale.

D’altronde, i quartieri in cui si sono registrati i maggiori danni, sono i soliti noti. Nella “hit parade” delle strade impraticabili, c’è l’immancabile via Imera. L’arteria che collega corso Finocchiaro Aprile a piazza Indipendenza è rimasta off-limits per ore. Come ad ogni temporale da decenni a questa parte. Una evergreen degli allagamenti, dove l’anno scorso una ragazza di 28 anni ha rischiato di morire: l’acqua ha coperto gli sportelli, lei è rimasta intrappolata nell’abitacolo. A metterla in salvo i vigili del fuoco che, anche stanotte, sono arrivati in soccorso di una ventina di automobilisti nel panico.

A seguire, tappa fissa degli interventi durante i temporali palermitani, è quasi sempre corso Re Ruggero. Sul podio anche la via Messina Marine, dove le fognature non hanno retto la quantità di pioggia finita in strada. L’acqua ha invaso il pronto soccorso del Buccheri La Ferla ed ha circondato le macchine parcheggiate. “In quella zona siamo intervenuti coi mezzi anfibi – spiegano dal comando provinciale – si tratta di una strada che non riesce a reggere precipitazioni così abbondanti. Nella nostra mappa di interventi sappiamo di trovarla sempre”.

A far fronte al nubifragio delle scorse ore a Palermo, settanta vigili del fuoco, alcuni dei quali rimasti in servizio dal turno pomeridiano. Quindici le squadre al lavoro in città per correre da un capo all’altro, compresa la zona di Mondello, ancora una volta finita nell’elenco degli interventi dei pompieri. Nella classifica delle strade in cui l’allagamento è puntuale come un orologio svizzero, ci sono anche due piazze, Indipendenza e Scaffa. E per fortuna, i vigili del fuoco il “canotto” possono usarlo veramente. “Il nostro mezzo fluviale – spiegano i vigili del fuoco – ci ha permesso nuovamente di intervenire nelle zone più critiche. Sono sempre le stesse, ad ogni pioggia sappiamo bene che i primi interventi riguarderanno aree che conosciamo bene”.

Stavolta, però, ha pagarne le conseguenze è stato anche il centro storico. Tra le “new entry” c’è il salotto di Palermo, con la via Maqueda diventata una cascata d’acqua nel giro di pochi minuti. Allagate le traverse, da vicolo Viola a via Calderai, da via Giardinaccio a via Divisi. Poche variabili che quasi interferiscono in una storia che va avanti da anni. E’ la storia di una Palermo allagata, dove i protagonisti sono sempre gli stessi.

*Aggiornamento
La cancellazione dei voli o i ritardi di arrivi e partenze nell’aeroporto palermitano Falcone-Borsellino sono dipesi dalle compagnie aeree a causa del maltempo nel centro Italia. L’aeroporto di Palermo ha svolto regolare attività dei voli in partenza e in arrivo. Nessun fenomeno metereologico ha provocato cancellazioni, ritardi o dirottamenti. Ieri l’aeroporto di Palermo, per via del vento di scirocco, ha avuto un solo volo dirottato a Catania, poi rientrato con i passeggeri a bordo. Il resto dell’attività è proseguita regolarmente. Tutte le cancellazioni di ieri, anche quelle da Palermo, sono dipese dalle cattive condizioni meteo a Fiumicino e in altri scali di provenienza.

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11 Settembre 2017, 13:23

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