PALERMO – Il consiglio comunale, ieri sera, ha approvato il Paes, ovvero il piano che rientra nel Patto dei sindaci per l’efficientamento energetico e la lotta all’inquinamento che vale 1,2 miliardi di euro, di cui 2,2 milioni dovrebbero pervenire dagli introiti della Ztl in centro. Via libera a un ordine del giorno affinché l’amministrazione ascolti il consiglio sul modo in cui si spenderanno gli introiti della Ztl. Il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors) è un’iniziativa per cui Paesi, città e regioni si impegnano volontariamente a ridurre le proprie emissioni di Co2 oltre l’obiettivo del 20%.
Questo impegno formale deve essere perseguito attuando dei Piani di Azione per l’Energia Sostenibile. Al fine di tradurre il loro impegno politico in misure e progetti concreti, i firmatari del Patto si impegnano a preparare un Inventario di Base delle Emissioni e a presentare un Piano d’azione per l’Energia Sostenibile in cui sono delineate le azioni principali che essi intendono avviare. Il Comune di Palermo ha aderito al Patto dei Sindaci nel 2011. Dalle analisi effettuate per la redazione del Paes emerge che i maggiori consumi energetici della città di Palermo sono addebitabili ai trasporti privati e commerciali e ai settore residenziale e del terziario. Nel passaggio dai consumi finali di energia alle emissioni di Co2, aumenta il peso percentuale degli edifici del terziario (9,28% dei consumi e 12,24% delle emissioni) e quello della residenza (23,36% dei consumi e 28,02% delle emissioni) e diminuisce leggermente quello dei trasporti (59,99% dei consumi e 50,86% delle emissioni di gas serra per i trasporti pubblici, privati e parco auto comunale). Il Comune di Palermo ha identificato i settori di azione prioritari e le iniziative da intraprendere per raggiungere i propri obiettivi di riduzione di Co2 all’anno 2020.
Il costo totale delle Azioni previste è stimato in 1.1 miliardi di euro di cui 1,1 miliardi già finanziati con fondi europei, nazionali e regionali; 2,1 milioni da finanziare con fondi dell’Amministrazione Comunale tra il 2014 e il 2020; 183mila relativi ai costi del personale dell’Amministrazione Comunale tra il 2014 e il 2020; 37 milioni da finanziamenti pubblici (Unione Europea, Stato, Regione Siciliana) e da Finanziamenti Tramite Terzi (o tramite tramite altre fonti non pubbliche. Tali costi verranno ripartiti tra il 2014 e il 2020 seguendo l’attuazione graduale di ciascuna Azione prevista e potrà subire variazioni e aggiornamenti da registrare nel Report biennale. L’implementazione delle azioni previste fino al 2020 porta a un risparmio totale in termini assoluti pari a 400.000 tonnellate di anidride carbonica, con una riduzione, rispetto alle emissioni del 1990, del 21,5%.
LE REAZIONI
“Il consiglio comunale ha finalmente approvato il Paes, atto fortemente voluto dal gruppo di maggioranza e coronamento di una delibera di iniziativa consiliare relativa all’adesione al patto dei sindaci – dice il vice capogruppo del Mov139 Pierpaolo La Commare – offriamo alle nuove generazioni un piano d’azione di grande impatto sui temi delle energie alternative e sulla valorizzazione ambientale. Un atto dovuto che integra la stagione di pianificazione varata da questa amministrazione con atti come linee guida del Prg, il Pgtu, il Pudm. L’auspicio agli uffici di lavorare alacremente per trasformare in realtà le misure contenute nel nostro Paes. Priorità assoluta all’utilizzo massivo di energie alternative”.
“Il Paes è un atto che è stato approvato con delle modifiche grazie ai gruppi di opposizione – dice Giulio Tantillo, capogruppo Fi – mi fa sorridere la stonata informazione di chi dichiara che il piano per l’energia sostenibile è stato voluto dalla maggioranza, dichiarazione senza senso e fuori luogo, basti pensare che il piano è stato votato dalla giunta Cammarata nel 2011 e solo l’incapacità della maggioranza ha arenato l’atto che arriva con quattro anni di ritardo e dopo che ben 212 comuni lo hanno già approvato. Il Paes della città di Palermo deve essere adeguato all’istituzione dell’area metropolitana e all’abolizione delle province, che guarda caso coincide con il voto del consiglio comunale voluto dalle opposizioni responsabili”.
“Dopo un anno e mezzo di inspiegabile stallo della maggioranza, il consiglio comunale di Palermo ieri sera ha approvato il Paes, il Piano d’azione per l’energia sostenibile. Era ora”. Lo dicono i consiglieri di Idv Paolo Caracausi e Filippo Occhipinti. “Finalmente inizia un percorso che permetterà al Comune e ai cittadini di chiedere, ricevere e utilizzare i contributi europei e nazionali per la riduzione dei consumi di energia, finalmente l’ambiente anche a Palermo potrà essere più tutelato mediante le energie alternative come il solare, il termico e l’eolico che permetteranno consistenti riduzioni di emissioni di anidride carbonica. È necessario che il Comune faccia il primo passo per ridurre l’esosa bolletta energetica degli uffici, della pubblica illuminazione e delle scuole che a oggi ammonta a oltre 17 milioni l’anno. Una cifra ingiustificabile e che potrebbe essere ridotta del 70%, 12 milioni circa, se fossero adottate le energie rinnovabili. L’unico dubbio rimane sui tempi: finora questa amministrazione non ha dato prova di velocità di esecuzione e temiamo che tutto rimanga un libro dei sogni”.