PALERMO – Ricordate il magnate americano che, salvo poi smentire, era tra i papabili successori di Maurizio Zamparini alla proprietà del Palermo? Si chiama Vincent Viola, uno degli uomini più ricchi d’America per la rivista Forbes, ed è stato scelto dal presidente eletto degli Stati Uniti d’America Donald Trump per la nomina a segretario dell’Esercito, cioè responsabile di uno dei tre dipartimenti, tanti quanti sono le componenti delle forze armate Usa, in cui si articola il ministero della Difesa, già assegnato da Trump al generale a riposo James Mattis detto ‘Mad Dog’ (Cane Rabbioso).
Si tratta di un incarico che fa da contraltare a quello di capo di stato maggiore che ha invece carattere squisitamente militare, pari a quello che in Italia ricopre un sottosegretario. Il 60enne Vincent Viola avrà dunque, dopo l’ok del Senato Usa, la responsabilità legale per tutte le questioni coinvolgenti l’esercito e gli affari amministrativi. Italoamericano come Mike Pompeo, un altro dei pupilli di Trump che lo ha scelto come capo della Cia, Viola è un cattolico, sposato e padre di tre figli. Il figlio John, innamorato di Palermo e della Sicilia il 23 maggio del 2015 partecipò anche alla commemorazione della morte di Giovanni Falcone sotto il celebre albero di via Notarbartolo dove ogni anno il mondo dell’antimafia si riunisce per tenere viva la memoria del giudice palermitano ucciso dalla mafia a Capaci nel 1992.
Vincent Viola incarna perfettamente il sogno americano, uno di quei self-made man che vanta uno straordinario curriculum militare arricchito dal diploma conseguito presso l’Accademia di West Point, nello Stato di New York, una delle più prestigiose al mondo. Presidente e fondatore della finanziaria ‘Virtu Financial’, è uno sportivo da sempre. Da giovane giocava a football americano e attualmente è patron della squadra di hockey su ghiaccio dei Florida Panthers.
Nella scorsa primavera la sua famiglia venne accostata al Palermo calcio ma la trattativa con Zamparini non è mai decollata. E quando il suo nome venne ripetutamente accostato all’acquisto del club di viale del Fante stroncò gli entusiasmi della tifoseria rosanero con un comunicato ufficiale in cui negava il fondamento di qualsiasi trattativa.
