PALERMO – Era stato uno dei favoreggiatori della latitanza del super boss Bernardo Provenzano e nel 2005 era finito in manette. Angelo Tolentino, 79 anni, è stato arrestato per furto di energia elettrica: coinvolto nell’operazione “Grande Mandamento”, era stato individuato nel corso dell’inchiesta che smantellò la rete di fiancheggiatori del padrino di Cosa nostra.
Sabato scorso, i carabinieri della Stazione di Baucina, che già da tempo tenevano d’occhio l’abitazione dell’uomo, nel corso dei servizi di controllo del territorio, hanno notato che l’unità esterna di una pompa di calore dell’abitazione, rimaneva ininterrottamente in funzione giorno e notte. Il controllo effettuato con l’ausilio di personale tecnico dell’Enel, ha accertato che l’abitazione era alimentata tramite un allaccio abusivo alla rete elettrica che bypassava la lettura del misuratore elettronico, azzerando quindi il conteggio dei consumi e la fatturazione.
A nulla è servito il tentativo di occultamento dell’allaccio in un apposita nicchia ricavata in un muro perimetrale dell’abitazione. Il 79enne è così stato nuovamente arrestato, dovrà rispondere di furto aggravato e dovrà risarcire il danno patrimoniale in corso di quantificazione in favore della società elettrica danneggiata. L’arresto è stato convalidato.