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De Luca: “Non faccio accordi con la Banda Bassotti della politica” VIDEO

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31 Marzo 2022, 12:47

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PALERMO – “Siamo già riusciti a farli sbarellare. Gli effetti di quello che è stato definito ‘catemoto’ si stanno vedendo. Ho rifiutato quello che è il classico compresso; ricorderete che già 5 anni fa furono coinvolti Armao e Lagalla che erano candidati alla presidenza della Regione, ma gli offrirono ad uno la vice presidenza alla Regione, all’altro l’assessorato alla formazione e si sono ritirarono. Io ho già detto no, queste proposte non ci interessano, stiamo andando avanti e qualche sondaggio che circola ci dà ragione e, soprattutto dà perdente la formazione di centrodestra, con qualsiasi nome; è ovvio che spero venga ricandidato Musumeci“. Lancia, ancora una volta, un guanto di sfida Cateno De Luca che per la conferenza stampa ha scelto un luogo un po’ insolito, cioè una saletta di un bar che, però, affaccia su Palazzo d’Orleans dove lui spera di poter essere tra qualche mese.

“Non faccio accordi con la banda Bassotti politica, non solo solo perché ho la gente“ ha continuato De Luca, che ha annunciato la presentazione della lista il 30 aprile al Teatro Golden a Palermo: “Presenteremo il 50% dei candidati al Parlamento siciliano. Siamo oltre qualsiasi tipo di proposta che la gente non condividerebbe. La situazione che stiamo vivendo è frutto dello stupro politico sia centrosinistra che centrodestra. Ricordiamoci che cinque anni fa abbiamo avuto la sciagura Musumeci, dieci anni fa la iattura Crocetta. Non è cambiato nulla, le cose sono peggiorate ed è necessario rompere lo schema“.

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De Luca, dalla sua, ha l’esperienza di aver guidato diversi comuni compreso Messina da dove si è dimesso da poco: “Posso dare una esperienza amministrativa di tutto rispetto. Ho amministrato tre comuni, l’ultimo è Messina dove abbiamo avuto risultati eccellenti, posso dare anche la mia visione. Mi definisco più amministratore che politico. Oggi pongo ai siciliani una proposta radicalmente alternativa rispetto a quella fatta fino ad ora, ma soprattutto una scelta di rottura rispetto al passato. Questo modello di politica va demolito e ricostruito, bisogna attuare un decentramento al territorio perché tutto ciò che gestisce la regione diventa un danno per i siciliani“.

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31 Marzo 2022, 12:47

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