01 Settembre 2022, 17:19
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Cateno De Luca commenta i recenti sondaggi che vedono in pole position il centrodestra. “Sondaggi farlocchi, siamo gli unici che stanno facendo una vera campagna elettorale, che hanno un programma vero, noi siamo credibili abbiamo dimostrato di avere un programma realizzabile e serio. Gli avversari del centrodestra e centrosinistra hanno dimostrato invece di avere paura di un confronto. Noi siamo convinti che le previsioni che abbiamo fatto di vincere al 41 per cento sono assolutamente fondate”. Lo ha detto Cateno De Luca al termine dell’incontro con Confindustria Sicilia che ha presentato ai candidati governatori dell’Isola le proposte per lo sviluppo della regione.
Burocrazia, rifiuti, infrastrutture, sanità, occupazione giovanile. Sono alcuni degli argomenti affrontati stamani nel corso del confronto organizzato da Confindustria nella sede di Palermo. Un confronto a cui non si è sottratto il leader di Sud chiama Nord.
“Da imprenditore prima e amministratore dopo, conosco molto bene quali sono le difficoltà e le risposte che bisogna dare – ha spiegato De Luca -. Nel mio programma di governo della Regione ho previsto una serie di azioni volte alla semplificazione. Il confronto di oggi è stato costruttivo. Le risposte che il settore ricerca sono facilmente individuabili nei 10 comandamenti programmatici che abbiamo presentato a luglio”.
E proprio al primo dei comandamenti programmatici illustrati da De Luca viene affrontato il tema della elefantiaca lentezza della macchina burocratica siciliana. “Al primo posto del nostro programma abbiamo messo proprio l’abolizione del pizzo legalizzato imposto dall’utilizzo politico-mafioso della struttura burocratica regionale – afferma De Luca-. E sappiamo già come muoverci per ottenerlo. Cominciando dalla semplificazione dei procedimenti, accorpando e riorganizzando gli uffici ed i servizi, decentrando al territorio la gestione delle principali competenze amministrative regionali, valorizzando le autonomie locali ed i corpi intermedi con una norma regionale di intangibilità economico-finanziaria pluriennale”.
Altro tema caldo il caro bollette. Gli industriali chiedono almeno 500 milioni dalla Regione per tamponare gli extracosti energetici delle imprese da attingere attraverso il Fondo di Sviluppo e Coesione. “Dal 26 settembre intendo dare attuazione allo statuto speciale della Regione Siciliana. Abbiamo sul nostro territorio le possibilità di affrancarci da un punto di vista energetico. All’ottavo punto del programma con la mia squadra di governo della Sicilia ci proponiamo lo sblocco definitivo delle attività imprenditoriali collegate alla produzione di energia rinnovabile per una Isola indipendente che esporta su tutto il territorio nazionale con il taglio delle accise sui carburanti prodotti e venduti in Sicilia per i residenti e per le attività economiche”.
Confindustria sollecita un potenziamento ulteriore dell’Irfis, il massimo impegno per sfruttare le risorse del Pnrr e la creazione di bandi per favorire le start up di giovani. “Basta leggere il nostro quarto comandamento per comprendere che vogliamo puntare sul ricambio generazionale e offrire ai nostri figli la possibilità di restare nella loro Terra – sottolinea De Luca -. Per farlo partiremo dalla rideterminazione della dotazione organica della pubblica amministrazione regionale con un imponente piano assunzionale. Prima procederemo alla stabilizzazione di ogni livello del precariato storico. Offriremo incentivi per le imprese per la formazione e lavoro dei giovani con un concreto sostegno alla costituzione di imprese giovanili anche mediante l’’assegnazione dei beni del patrimonio e del demanio regionale”.
E trova spazio nel programma di governo della Regione anche la necessità di rilanciare l’autonomia prevista dallo statuto siciliano, “definendo un nuovo patto di solidarietà Nord-Sud per risolvere la questione meridionale in ambito europeo, trasformando l’insularità in un punto di forza per ottenere una riduzione di costi e tariffe per chi vive e vuole fare impresa in Sicilia nell’attesa della realizzazione del ponte sullo stretto di Messina – conclude De luca che ricorda – bisogna chiudere la fase delle incompiute e conquistare la normalità infrastrutturale in tutti i settori strategici con particolare riguardo ai trasporti su gomma, ferro e mare, ponendo al centro della pianificazione e della concertazione Stato/Regione il completamento in 10 anni della rete ferroviaria, autostradale e stradale”.
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01 Settembre 2022, 17:19
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