Il post di Christian De Sica su Facebook
Christian De Sica si scaglia contro “Le Iene”. All’attore non è andato giù il servizio sul casting hard andato in onda ieri in cui l’inviato Agresti lo chiama in causa. Davanti al microfono della Iena c’è Michela, aspirante attrice, imbattutasi nel “benefattore arrapato”, un tizio che le promette la fama in cambio di sesso. L’uomo millanta conoscenze nel mondo dello spettacolo e promette di inserirla in tv. “Con un lato B di queste proporzioni con me non avrai problemi”, sentenzia l’uomo conosciuto dalla 25enne ad un evento benefico di calcio. “Ti porto a fare servizi fotografici….la notte dormiamo insieme…questo è il mio modo di lavorare…io ti do se tu mi dai”, è il biglietto da visita dell’improbabile talent scout. Il casting, neanche a dirlo, si svolge in una camera d’albergo. La ragazza sa già a cosa va incontro. L’uomo d’altronde è stato chiaro dall’inizio: “Le cose intime tra me e te rimangono tra me e te”.
A far infuriare De Sica è la reazione di Agresti alla scoperta che tra le aspirazioni di Michela c’è recitare in un cinepanettone con lui o, in alternativa, con Gabriel Garko. “Ambiziosa la ragazza….qualcosa di più elevato?”, rileva la Iena. “Prova di recitazione …Dì a Christian che il suo cane è morto”, rincara la dose Agresti. Stamani De Sica è sbottato su Facebook: “Ma questo s…. di una iena a parte dire che questa ragazza non è abbastanza ambiziosa se desidera fare un film con me perché come provino le fa dire che il mio cane è morto? Che televisione violenta, maleducata e senza umorismo. Ma è proprio vero che l’Italia è un popolo di eroi, navigatori e teste di c****”. A chi risponde attaccando Michela, De Sica replica: “Ma lei poverina è solo un’ingenua pronta a tutto, la pena sono le iene che per denunciare un altro mendicante del sesso e di tutto si comportano esattamente come lui facendola mettere col c*** di fuori davanti le telecamere. Questa è una televisione diretta da ex tenutari di bordelli. Poi hanno il coraggio di dire che i nostri film comici sono volgari. Povera Italia in mano a questi cafoni”. Per la cronaca, il servizio si conclude con Agresti che fa irruzione nella stanza dell’hotel e con il tizio che nega tutto: “Io sono una persona seria da 40 anni…occhio che vi beccate una querela”.
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